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Esami di maturità oggi per Tron

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Finalmente, si potrebbe dire, la transazione dalla blockchain di Ethereum a quella propria di Tron è terminata e da ora in poi tutte le transazioni e i servizi della criptovaluta che vuole “decentralizzare il web” avverranno sul mainnet di Tron, nella blockchain di Tron.

La decisione di abbandonare ETH è stata motivata dalla necessità di distaccarsi dalle “inefficienze” della vecchia blockchain, affermando che ormai è un po’ come la vecchia IBM, troppo concentrata sulla tecnologia ma poco user friendly. Al tempo stesso, non sono ancora completamente chiare le finalità per cui questa nuova blockchain è nata.

Il progetto Tron, iniziato un anno fa, doveva fornire una piattaforma multimediale decentralizzata, per poi evolversi nel più generico web decentralizzato.

Dal punto di vista operativo la principale mossa è stata l’offerta per l’acquisto di “ditro” il servizio di sharing Bit Torrent, mossa coerente con la finalità iniziale della società di portare l’evoluzione verso in servizio decentralizzato su blockchain.

Il sistema alla base di Tron è stato tuttavia definito da molti esperti “Frankenstein” perché combina  soluzioni e caratteristiche molto diverse ed eterogenee.

Ad esempio, Lucas Nuzzi di Digital Assets research, analizzando la nuova blockchain sostiene che: “Il progetto cerca di riproporre tecnologie diverse e incollarle tra loro, salvo chiamarle uniche. In realtà, quando metti insieme tutte queste cose è molto difficile evitare seri problemi”. Ad esempio, aggiunge Nuzzi, di “memorizzazione dei dati”.

Justin Sun ha risposto affermando che il team di Tron prende i problemi di sicurezza e i bug “molto seriamente” e che gli errori di programmazione “sono un problema del passato”.

Comunque da lunedì 2 luglio la nuova blockchain è diventata operativa e la cosa più interessante sarà la sua imprevedibilità.

Infatti, per quanto possa essere stata testata in un ambiente chiuso, solo il contatto diretto con gli utenti finali, l’applicazione dei loro smart contract, potrà dire se ci sono dei problemi.

Nel frattempo la Fondazione Tron ha bruciato un miliardo di token e ne ha congelati altri 33 miliardi in 1000 wallet, abbassando quindi il circolante. Finora la mossa non ha avuto particolare ricaduta sulle quotazioni di mercato.

Martedì 3 luglio si assisterà alla prima grande prova della nuova blockchain, con l’elezione dei super rappresentanti, e finalmente inizieremo a capire qualcosa di più sulle capacità del progetto che vuole “decentralizzare il web”.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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