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Ma quanti errori su Blockchain.info e CoinMarketCap!

Ieri su Coindesk, David Floyd ha pubblicato un articolo in cui mette in dubbio i dati che vengono pubblicati su Blockchain.info e CoinMarketCap.

Blockchain.info è il più importante sito cosiddetto explorer che mostra la blockchain di bitcoin in versione web navigabile.

Visto che la blockchain è pubblica, ci si aspetterebbe che questo sito riporti esattamente tutti i dati così come sono pubblicati sulla blockchain.

Secondo Floyd non è così.

Lo spunto nasce da un tweet di Jameson Loop che ha sostenuto che la notizia del raggiungimento dei 17 milioni di BTC messi fosse errata.

La notizia, infatti, è stata data quando Blockchain.info mostrava un totale di BTC emessi superiore a 17 milioni, ma secondo Loop leggendo i dati direttamente sulla blockchain questa quota non era stata ancora raggiunta.

La notizia è uscita il 26 aprile e, nel frattempo, questa quota è stata raggiunta, ma Floyd coglie l’occasione per spiegare che, ad esempio, Blockchain.info non tiene conto dei casi in cui i miner, per varie ragioni, non reclamino in pieno il loro premio per aver minato un blocco. Sono casi rari ma esistenti e documentati e che Blockchain.info pare non tenga in considerazione.

Tuttavia, Floyd aggiunge anche che, secondo Greg Cipolaro di Digital Asset Research, “sfortunatamente queste discrepanze [..] non sono l’eccezione, ma fanno parte di un problema più ampio che deriva dalle metodologie poco trasparenti utilizzate da questi provider di analisi dei dati blockchain”.

In altri termini, si mette in dubbio la perfetta corrispondenza dei dati di Blockchain.info con quelli presenti nella blockchain. A questo punto la domanda è: fino a che punto ci si può fidare di questi siti?

Il caso di Coinmarketcap

In realtà non sarebbe difficile evidenziare queste discrepanze, perché la blockchain è pubblica ed i dati in essa memorizzati sono corretti per forza di cose, ma questo confronto lo possono fare solo poche persone.

Sarebbe invece molto meglio se, al posto che lasciare agli utenti il compito di controllare, i siti di explorer risolvessero questi problemi incaricando magari qualche utente esperto di verificare poi l’assenza di discrepanze con la blockchain.

Lo stesso Cipolaro però mette in discussione anche la metodologia di raccolta dati di CoinMarketCap, il più seguito sito al mondo con le quotazioni delle principali criptovalute aggiornate praticamente all’istante, citando la decisione presa a gennaio di eliminare senza preavviso i dati provenienti dagli exchange della Corea del Sud per non inquinare i dati – o forse per non accentuare il crollo.

Il fatto è che qualche errore sembra essere comunque inevitabile.

Cipolaro stesso alla fine elogia questi siti gratuiti che rendono i dati di bitcoin accessibili al pubblico, dicendo che comunque “Forniscono una buona fonte di informazioni di alta qualità“.

Solamente non sono perfetti, e contengono qualche discrepanza, dovuta però spesso alla loro modalità di raccolta dei dati.

Fortunatamente questi sono tutti dati pubblici, quindi facilmente verificabili per chi sa cosa cercare, e dove cercarlo.

Pertanto sarà sempre possibile verificarne la correttezza, sebbene ciò possa essere fatto solo da persone esperte e non dall’utente medio, che inevitabilmente continuerà invece a doversi fidare di questi siti.

L’importante è che qualcuno confronti continuamente i dati pubblici corretti, come ad esempio quelli contenuti nella blockchain, con quelli pubblicati su questi siti, per evidenziarne le discrepanze e tenerle sotto controllo in modo che risultino comunque sempre poco rilevanti.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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