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Jimmy Song e Roger Ver sul ring per Bitcoin

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Continuano le conferenze all’interno della Blockchain Cruise in questo ultimo giorno lungo le coste di Ibiza. Oggi l’evento più atteso è il dibattito tra Jimmy Song e Roger Ver sul tema Bitcoin vs Bitcoin Cash. Più che un palco dovrebbe essere un ring perché i toni sono molti accesi e il pubblico tifa e interviene duramente contro l’uno o l’altro speaker.

Dopo una divertente quanto imbarazzante discussione sul fatto che Song avesse 1 minuto in più di Ver per parlare in qualità di moderatore, il dibattito inizia ad entrare nel tecnico.

“Questo è il motivo per cui nessuno vuole fare dibattiti con Roger, fa sempre cose così. Voglio comunque ringraziare Roger perché ha fatto tanto per Bitcoin, specie all’inizio. Comunque voglio dire questo: Bitcoin cash è valuta fiat […] è corporate, è paternalista, è centralizzata, gli incentivi economici possono essere cambiati. E’ centralizzato, infatti se vedete ci sono magliette e stand di Bitcoin.com dappertutto, come succede in tutte le conferenze blockchain. Bitcoin cash non ha senso di esistere. Bitcoin cash ha una roadmap che devono tutti seguire per rimanere nel progetto.”

A questo attacco Roger Ver risponde con una provocatoria scommessa di 1 milione: “in 10 anni Bitcoin Cash avrà una market cap più alta di Bitcoin”, dice Ver, ma Jimmy Song rifiuta dicendo che Ver non ha argomentazioni per continuare il dibattito.

In realtà sembra che Ver abbia interessanti argomentazioni e si è ingraziato il pubblico anche per il suo modo di parlare: mentre Jimmy è particolarmente composto e legge il suo discorso, Roger Ver è più istintivo ed estroverso e interviene come un vero leader che difende la sua creatura.

Ecco allora qual è il problema: Bitcoin Cash sembra essere la sua azienda, quindi un progetto centralizzato.

“La comunità di BTC controlla tutto con totalitarismo perché caccia chiunque non sia d’accordo e cancella tutti i post e ti banna se non sei d’accordo con loro. Bitcoin Cash non è come la valuta fiat perché nessuno ti obbliga ad usarlo, invece i governi ti obbligano a usare la valuta fiat e ti tassano. Le crypto sono il denaro della libertà. Non mi interessa quale crypto volete usare, le crypto danno un’alternativa alle imposizioni del governo. Le transazioni di Bitcoin Cash sono veloci e con fee basse, questo è il motivo per cui promuovo Bitcoin Cash e lo farò sempre.”

In realtà, Ver spiega che a lui non interessa che la gente usi Bitcoin Cash, ma soltanto che prevalga l’uso delle criptovalute, in questa lotta continua contro i governi e la valuta fiat, ma Song puntualizza che Ver tratta l’argomento come fosse la sua azienda, quindi come se potrà per sempre avere un coinvolgimento nello sviluppo del progetto:

“Le fiat sono autoritarie, questo è il motivo per cui dico che Bitcoin Cash è come una valuta fiat. […] Bitcoin è meritocratica, devi saper contribuire come sviluppatore. In bitcoin nessuno ha un lavoro per sempre, è tutto meritocratico”.

Interviene poi Tone Vays che era prima in piscina a godersi lo spettacolo; il dibattito continua quindi con Vays che prende il posto di Song, il quale abbandona il palco un po’ anche con la coda tra le gambe.

“Bitcoin non fa marketing, per questo potrà avere una market cap più bassa. Guardate invece quanta gente lavora per Bitcoin.com,” dice Vays.

Si passa poi alle domande del pubblico che continuano a fare il tifo come fossimo ad una partita di calcio. Questo prova quello che diceva ieri Brock Pierce durante il suo dibattito: “Quello che fa la differenza in un progetto è la capacità di creare una community”.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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