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BTCC è uno degli exchange più antichi, nato nel lontano 2011 in Cina per poi trasferirsi a Hong Kong a causa della stretta di Pechino sul mondo delle crypto avvenuta nel 2017.
E’ sempre stato uno degli operatori più diversificati perché conteneva nella propria struttura anche un’attività di mining.
Ora, secondo le ultime notizie, l’ exchange BTCC ha concluso un Memorandum of Understanding (MoU), cioè un accordo preliminare, con la Hong Kong Value Convergence Holdings Ltd, un fondo patrimoniale con residenza nella città-Stato, per la cessione del 49% della propria struttura di mining. L’intera operazione avrà un controvalore di circa 15 milioni di dollari.
L’accordo è stato reso pubblico sulla borsa di Hong Kong e prevede dei vincoli molto stretti per la società venditrice che deve garantire utili per almeno 3,2 milioni nel primo anno di attività e che si impegna a desistere da ulteriori negoziazioni sulla cessione di quote del mining per 120 giorni.
Grazie a questo accordo BTCC, che ha visto un cambio di proprietà a gennaio e che dovrebbe completare un upgrade del proprio exchange entro giugno, si concentrerà completamente sull’attività di carattere finanziario lasciando un settore nel quale ormai risultava secondario.
Infatti, il mercato del mining è attualmente dominato da Bitmain, che tramite i pool controllati si avvicina alla dominanza assoluta, mentre il pool BTCC contava solo per l’1,4% del totale dell’hash power.
Nello stesso tempo, per Value Convergence, l’acquisizione è un’occasione per diversificare i propri investimenti entrando in un settore completamente nuovo, ma altamente dinamico.
Attualmente l’ exchange BTCC cura scambi giornalieri per 58 milioni di euro, completamente su bitcoin.
