L’ultimo giorno della settimana vede tutto il settore passeggiare sul tappeto rosso.
Una passerella di segni negativi per 95 coin su 100.
Scende nuovamente sotto i 420 miliardi la capitalizzazione totale, con il Bitcoin che recupera qualche frazione di mercato riportandosi al 36,6% di dominance.
Tra le maggiori capitalizzate bisogna scendere sino al 29° posto per trovare il primo segno verde con 0x (ZRX) a ridosso della soglia dei 2 dollari con un rialzo che sfiora il 7% nelle ultime 24 ore.
Un rialzo che al momento non trova particolari motivazioni in assenza di annunci sulle pagine del blog (https://blog.0xproject.com/latest) o nella pagina twitter (https://twitter.com/0xproject) della società.
Il progetto 0x è un exchange decentralizzato che permette di scambiare token Erc20 sulla blockchain di Ethereum sul proprio sito web utilizzando un protocollo aperto.
Summary
0x (ZRX)
Il token ZRX nel corso dell’ultima settimana registra un guadagno del 20% e di oltre il 220% dalla metà di aprile, una delle migliori 10 performance mensile tra le prime 100 della lista.
Tra le principali Altcoin riescono a limitare le perdite Eos (EOS) -2%, Golem (GNT) -2,4% e Vechain (VEN) -3%.
Solitamente i due giorni del fine settimana favoriscono i tori. Sarà importante il recupero di importanti livelli di resistenza lasciati nel corso della settimana.
Bitcoin (BTC)
Con la rottura dei 9200 dollari, da ieri pomeriggio i prezzi hanno trovato campo libero per tornare a testare il fatidico supporto di 8900. Un sostegno che da fine aprile ha più volte respinto ogni attacco ribassista. Tecnicamente il test più volte ripetuto di un livello mina la sua tenuta. Inizia dunque a preoccupare il ritorno dei prezzi in area 8800-8900. Se la forza delle vendite prevarrà sugli acquisti, aumentano le possibilità di rivedere area 8400-8500 nelle prossime ore.
Livelli operativi
AL RIALZO: Continuano a latitare i volumi in acquisto. Solamente un ritorno oltre area 9300-9400 farà tornare la situazione sotto il controllo dei tori.
AL RIBASSO: La discesa sotto i supporti 8900-8800 apre la strada a rivedere il supporto mensile in area 8500-8400 dollari. Solamente la rottura di questi ultimi livelli
a tenuta di area 8900-8800 è un buon segnale. Ma, come scritto sopra, non è segnale sufficiente ad intimorire i venditori. L’area 8200-8000 rimane una soglia di allarme in ottica di medio-lungo periodo mutando le attuali condizioni favorendo il ritorno dei ribassisti.
Ethereum (ETH)
Anche se in territorio negativo, Ethereum riesce a frenare il ribasso limitando l’attuale movimento sopra la soglia dei 700 dollari.
L’ultima discesa di lunedì 7 maggio ha visto il ritorno degli acquisti in area 690 dollari, permettendo il rimbalzo degli ultimi giorni.
Acquisti però non sufficienti per riportare i prezzi oltre 800 dollari, soglia di resistenza molto importante per ottenere le conferme rialziste in ottica mensile.
A differenza del Bitcoin, Ethereum ha più spazio in discesa senza intaccare il trend rialzista di medio-lungo periodo.
La recente salita che in meno di un mese ha consentito di raddoppiare il valore di 1,5 volte passando da $375 a $850, con la rottura della trendline rialzista entra tecnicamente nella fase correttiva dell’attuale ciclo mensile iniziato i primi giorni di aprile.
Livelli operativi
AL RIALZO: Con le attuali condizioni, prima di tornare a valutare nuovi acquisti, meglio attendere un ritorno sopra area 780 dollari oppure la conferma di un valido supporto.
AL RIBASSO: La discesa sotto i supporti 8900-8800 apre la strada a rivedere il supporto mensile in area 8500-8400 dollari. L’area 8200-8000 rimane una soglia di allarme in ottica di medio-lungo periodo mutando le attuali condizioni favorendo il ritorno dei ribassisti.