HomeBlockchainZcash investe in Starkware, l’azienda dello Starks

Zcash investe in Starkware, l’azienda dello Starks

Qualche ora fa la Zcash Company ha annunciato l’investimento nella Starkware Industries, una società che ha sviluppato il sistema della cosiddetta STARKs, un nuovo proof system basato su crittografia che è ancora più scalabile e resistente ai computer quantistici.

La StarkWare è stata fondata dai membri fondatori di Zcash: tra loro il professore Eli Ben-Sasson dell’IIT di Israele e il professore Alessandro Chiesa crittografo della UC Berkeley.

Zcash Starkware partnership

Tra gli investitori in venture capital ci sono anche Bitmain, Pantera, Polychain Capital e Vitalik Buterin.

La soluzione escogitata riesce a provare l’esistenza di un documento e di qualsiasi altra informazione senza dover infrangere la privacy del proprietario.

L’applicazione avrebbe raggiunto livelli di scalabilità superiori rispetto a precedenti soluzioni, migliorando la velocità delle transazioni.

STARK technology: un’ingegnosa soluzione crittografica

L’ingegnoso sistema fonde l’esigenza dei privati cittadini di tutelare la propria privacy e la necessità delle autorità di governo di preservare l’integrità istituzionale.

Per spiegare il sistema crittografico, il professor Ben-Sasson ed i suoi collaboratori fanno questo esempio: supponiamo che la polizia debba provare all’opinione pubblica che il DNA di un candidato alle prossime elezioni politiche non compare nella ‘Banca dati nazionale del DNA ad uso forense’ (database che conserva profili DNA dei criminali e persone scomparse).

Zcash Starkware partnership

Mediante l’uso di STARKs la polizia è in grado di generare la prova senza fare affidamento su enti fiduciari terzi e senza essere costretta a rivelare ulteriori informazioni sul profilo del candidato e informazioni sul DNA.

Le cosiddette zero knowledge proof system sono state descritte per la prima volta negli anni ‘90, ma le prime applicazioni erano poco pratiche.

Fabio Carbone
Fabio Carbone
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso. Scrive dello stesso argomento su vari siti web di settore. Scrive di Industria 4.0 ed economia digitale in generale.
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