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La SEC rivede il giudizio sulle ICO

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La Security and Exchange Commission aggiorna la propria visione sulle ICO e lo comunica con un cambiamento evidente sul proprio sito istituzionale.

Partita da una situazione di diffidenza e di chiusura quasi completa, ora la SEC passa a una cauta apertura in cui si danno indicazioni prudenziali ai potenziali investitori.

Il rinnovato sito della SEC divide le informazioni in tre sezioni:

  • informazioni generali;
  • informazioni per gli investitori;
  • informazioni per gli operatori di mercato.

Nel sito generico vi è una descrizione delle ICO come strumento di investimento e si pongono in luce i punti essenziali che descrivono i token launch, con un’ottica più rivolta verso i soggetti promotori.

In generale si afferma che :

  • Le ICO basate su elementi specifici possono essere classificate come security;
  • Le security devono essere sottoposte alle regole stabilite dalla SEC;
  • I token emessi possono avere funzioni diversi e il solo fatto di essere utility token non le esenta dal controllo della SEC;
  • Possono presentare dei rischi sostanziali di perdita;
  • Se ci sono dei dubbi sempre meglio informarsi con richieste dirette.

Quindi la SEC passa a fornire delle indicazioni per gli investitori, i quali:

  • Devono rendersi conto che spesso le offerte provengono da mercati internazionali e sono sottoposti a normative diverse, e la SEC potrebbe non essere in grado di intervenire;
  • Rivolgersi a consulenti certificati e professionali per informazioni;
  • Se un prodotto è troppo buono per essere vero, bisogna lasciare perdere;
  • Controllare i mercati in cui scambiati e la loro efficienza.

Infine le indicazioni per gli intermediari e gli operatori professionali, i quali devono:

  • Essere cauti nella promozione delle ICO;
  • Ricordare che è dovere degli operatori professionali tutelare gli interessi dei risparmiatori;
  • Leggere le informative che distinguono i token generi da quelli considerati securities;
  • Informarsi sugli exchange e valutare se questi abbiano l’obbligo di essere registrati o meno.

Si tratta di indicazioni di buon senso, che vanno ben oltre una chiusura generica e aprioristica al mondo delle criptovalute e dei token launch, ma che aprono sia alla possibilità di ICO registrate come security, sia all’esistenza di veri utility token, anche se la SEC rimane come l’organo di discriminazione fra le due categorie.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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