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Vitalik Buterin e il problema dei problemi: che fare circa scalabilità della blockchain di Ethereum? Alcune ipotesi e tracce di lavoro le ha offerte Buterin stesso, intervistato da Hidden Forces.
Del resto, quello della scalabilità è uno dei problemi maggiori delle blockchain e, trattandosi di Ethereum, è un problema ancora più grande, vista la quantità di smart contract e token legata ad essa.
Attualmente Ethereum può processare non più di 15 transazioni al secondo (TPS): una grossa barriera da superare per poter immaginare un’adozione massiccia di questa tecnologia.
In risposta a questo problema Vitalik Buterin e Vlad Zamfir, assieme ad altri membri della community ETH, hanno messo a punto una roadmap per aumentare la scalabilità della blockchain Ethereum.
Dallo sharding a Plasma a Casper: ecco i modi con cui Vitalik e Vlad cercano di trovare le soluzioni per l’adozione in tutto il mondo della blockchain.
La roadmap per la scalabilità segue tre componenti principali: Proof of Stake (PoS), lo sharding e il contratto Casper FFG, quest’ultimo sviluppato da Vitalik insieme al developer Danny Ryan.
Summary
La tecnica di Plasma
Ethereum Plasma introduce una nuova soluzione per la scalabilità e potrebbe portare la blockchain a processare più transazioni al secondo rispetto alle 15 attuali. Così come Lightning Network, Plasma è una tecnica per condurre transazioni off chain ma con la blockchain di Ethereum che risponde per la sicurezza del sistema.
Inoltre, la soluzione Plasma può anche permettere la creazione di blockchain “figlie” attaccate a quella genitore di Ethereum. Queste chain figlie possono anche avere figli a loro volta: per capire meglio, si può pensare a un albero che si ramifica in diverse side chain che periodicamente trasferiscono le informazioni alla chain principale.
Come risultato, le operazioni più complesse possono essere svolte sulle chain figlie, in modo che la main chain rimanga sgombra e quindi più veloce.
La soluzione Sharding
Lo sharding è un’altra soluzione per la scalabilità di Ethereum che è stata proposta da Vitalik Buterin alla conferenza Devcon nel novembre del 2017, mentre lo scorso 30 aprile ha condiviso il codice su Github, annunciando che “sharding sta per arrivare”.
La tecnologia sharding permette la divisione della blockchain Ethereum in parti più piccole chiamate shard che darebbero modo ad alcuni nodi specifici di ottimizzare il processo della verifica delle transazioni.
L’eliminazione di un buon numero dei nodi coinvolti nell’elaborazione di ogni transazione consentirebbe all’aumento della capacità di calcolo dell’intera rete Ethereum: più ci sono nodi, più lente sono le transazioni e questo riduce la scalabilità nonostante la renda più sicura.
Il trilemma della scalabilità presentato da Buterin in passato descrive come la scalabilità, la decentralizzazione e la sicurezza siano correlate e come una blockchain possa possedere soltanto due delle tre caratteristiche: infatti, l’implementazione dello sharding ridurrebbe la sicurezza degli shard stessi e per mitigare la vulnerabilità della sicurezza, Vitalik pensa di implementare Casper.
Casper FFG, una soluzione ibrida tra PoS e PoW
Casper FFG (Friendly Finality Gadget) è un algoritmo di consenso ibrido disegnato dagli sviluppatori di Ethereum per avere una soluzione ibrida che combini Proof of Work (PoW) e Proof of Stake (PoS):
“L’obiettivo non è solo quello di avere un unico consenso per concordare su ogni singolo valore, ma piuttosto avere un round di consenso su una catena in continua crescita. Sulla blockchain, ogni blocco contiene l’hash del blocco precedente, quindi è intrinsecamente collegato ad una cronologia contenente i blocchi degli antenati che risalgono a un “blocco di genesi” che è stato concordato come uno dei parametri del protocollo. Arrivare al consenso su un blocco implica implicitamente il raggiungimento del consenso su tutti i suoi antenati. Quindi, l’algoritmo di consenso deve evitare non solo di arrivare ad un consenso su due blocchi in conflitto per un periodo, ma deve anche evitare di arrivare ad un consenso che è in conflitto con uno degli antenati del blocco”, ha spiegato Vitalik.