HomeCriptovaluteCon ETF e Bond, le crypto sfondano nella finanza

Con ETF e Bond, le crypto sfondano nella finanza

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Quando un gigante dell’investimento entra in scena, le sorti di un qualunque asset possono facilmente cambiare.

Nel caso specifico il futuro delle criptovalute. E’ partendo da questo presupposto che gli esperti guardano con interesse alle mosse di Blackrock, la società americana di investimenti globali con oltre sei trilioni di dollari di asset in gestione.

Proprio Blackrock ha confermato la creazione di una task force per esaminare il settore crypto e studiare la blockchain come potenziale strumento da sfruttare per l’eventuale creazione di prodotti finanziari.

I particolari

Essendo il più grande gestore patrimoniale del pianeta, Blackrock è in grado di influenzare migliaia di asset manager e milioni di investitori.

Una dimostrazione concreta di come il settore delle monete virtuali stia entrando sempre più in contatto con l’economia tradizionale.

L’interesse di Blackrock rappresenta un potenziale punto di svolta, anche in contrapposizione rispetto a quanto dichiarato a febbraio 2018 dal capo strategist per gli investimenti, Richard Turnill, secondo cui gli investitori dovrebbero considerare le criptovalute, bitcoin incluso, solo se in grado di potersi permettere il lusso di una perdita totale del capitale.

Già a ottobre 2017, Turnill aveva dichiarato che le monete virtuali si trovavano in un momento estremamente favorevole, caratterizzato da un enorme aumento di prezzo, ma questo non cancellava il sospetto che all’interno del fenomeno si nascondessero i tipici segni di una bolla.

Ben diverso, invece, il discorso sulla blockchain, ricca di grandi potenzialità. In altre parole: meglio essere cauti sul bitcoin e rialzisti sulla tecnologia sottostante.

Il cambio di rotta

A far cambiare le cose, e a rendere il BTC un asset finanziariamente più appetibile, è stato l’arrivo sia di investitori istituzionali, sempre più interessati, ma anche la creazione una serie di normative da parte di un numero maggiore di nazioni, per regolarizzare il settore e rendere più chiare e trasparenti le transazioni come anche più tracciabili gli operatori, per quanto lo permetta la natura della moneta virtuale a sua volta nata dall’esigenza di privacy.

L’esempio lampante arriva dalla Thailandia dove la Thai Bond Market Association (TBMA) sarebbe intenzionata a creare un “Bond Coin“, un token personalizzato basato su una blockchain privata tra partecipanti autorizzati.

Stando a quanto reso noto, la BMA avrebbe già ricevuto il permesso dalla Securities and Exchange Commission, l’autorità di regolamentazione del mercato dei titoli del paese, per sviluppare il suo progetto: punto di partenza sarebbe la creazione di un registro di transazioni basato su smart contract che porterebbe, poi, alla nascita del vero e proprio Bond Coin, un sistema che faciliterà la transazione delle obbligazioni societarie, abbattendo sia i costi delle operazioni che i tempi.

Rossana Prezioso
Rossana Prezioso
Appassionatasi alle nuove frontiere dell’editoria online, ha deciso di approfondire ulteriormente le sue conoscenze dedicandosi allo studio dei cambiamenti culturali ed economici derivati dalla nascita della finanza hitech, sviluppando le tematiche riguardanti i nuovi modelli di business ad essa legati e le influenze geopolitiche della new economy criptovalute
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