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Bitcoin svetta rispetto a tutte le altre crypto con un rialzo vicino al 4% dai livelli di ieri mattina. Solamente Nem (XEM) riesce a tenere il passo con un rialzo simile.
Dell’altra metà in rosso solo Dash (DASH) accusa un arretramento degno di nota, con oltre il 4% di ribasso rispetto a ieri mattina. Il resto oscilla attorno alla parità, oppure si estende sino al -1,5% come succede per Iota (MIOTA).
Passato indenne il fine settimana, la tenuta dei supporti aumenta le possibilità di attendersi ulteriori allunghi rialzisti nei prossimi giorni.
Continua a fare da battistrada il Bitcoin che non dimostra nessun segnale di stanchezza e sempre più diretto a rivedere area 8000 dollari, lasciata nei ricordi di fine maggio.
Dai livelli di lunedì scorso la regina delle criptovalute segna un recupero di oltre il 20%.
Tra le prime 30 della classifica, fanno meglio solo Stellar Lumens (XLM) +32%, e Cardano (ADA) + 22%. Entrambe stanno beneficiando delle ripetute notizie favorevoli e della fiducia che gli operatori affidano agli annunci di nuovi progetti.
La capitalizzazione totale del settore continua a rimanere sotto i 300 miliardi di dollari con il Bitcoin che sale al 46% della quota di mercato.
A dimostrazione che il bitcoin non è morto e gode di buona salute.

Bitcoin (BTC)
Dai minimi del pericoloso affondo di fine giugno, con prezzi in area 5700 dollari, l’attuale risalita di oltre il 35% vede i prezzi riemergere ai livelli di inzio giugno, area 7750 dollari.
L’impostazione di medio periodo torna a dare segnali positivi dopo oltre tre mesi.
Serviranno ulteriori conferme tecniche prima di far cantare vittoria al toro.
La prima sarà il superamento di area 8000 dollari nei prossimi giorni. In caso contrario meglio attendere conferme e rimanere attenti all’orso non ancora caduto in letargo.

Ethereum (ETH)
Doppia faccia per la seconda criptovaluta più conosciuta, Ether (ETH).
Se da un lato dimostra resilienza nella tenuta dei livelli di supporto, dall’altra la mancata convinzione degli operatori non riporta nuovi acquisti utili a riportare i prezzi sopra la soglia dei 500 dollari.
Livello cruciale che da aprile ha più volte dimostrato di essere molto sensibile a repentini cambi di rotta.
Il supporto di breve-medio periodo in area 440 dollari continua ad essere lo spartiacque anche per i prossimi giorni.
Scivoloni sotto questo livello aumentano le possibilità a favore di un ritorno in area 400 dollari, con rientro dei prezzi all’interno del canale ribassista.