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Come riferito a maggio, l’Iran sta progettando di creare una propria criptovaluta per aggirare le sanzioni finanziarie internazionali.
Le sanzioni contro l’Iran, infatti, prevedono anche il divieto di acquisizione di dollari americani, provenienti da qualsiasi fonte, oltre a restrizioni sugli acquisti di petrolio greggio e sugli investimenti nei progetti del settore petrolifero.
La prima conferma ufficiale sul progetto blockchain proveniente dall’iraniana Press TV, secondo cui la direzione per gli affari scientifici e tecnologici dell’Ufficio presidenziale avrebbe un piano per creare una criptovaluta nazionale.
Il comunicato dice che l’annuncio è stato fatto da Alireza Daliri, la Vice direttrice della direzione e degli investimenti. Daliri avrebbe affermato che un gran numero di società nazionali avrebbero le competenze per sviluppare una valuta digitale e che queste stiano già lavorando al progetto in cooperazione con la Banca centrale iraniana (CBI).
I media iraniani hanno aggiunto che il Paese avrebbe già sviluppato la prima chiave crittografica nazionale basata su blockchain e che questa non meglio definita chiave verrà introdotta nel sistema bancario iraniano nei prossimi tre mesi.
L’obiettivo è utilizzarla per sostenere la valuta nazionale e come crypto per il pagamento interno per le banche commerciali.
Queste ultime poi utilizzerebbero smart contract basati sulla blockchain di questa nuova crypto per espandere i servizi di pagamento attualmente offerti grazie a wallet digitali.