Read this article in the English version here.
AI, la cosiddetta Intelligenza Artificiale, è la capacità con cui i computer imparano a comprendere e analizzare il mondo che ci circonda, un po’ come fanno gli esseri umani.
Dal punto di vista tecnico l’AI non ha nulla a che fare con la blockchain, ma entrambe sono tecnologie dalle enormi potenzialità, che si vanno sviluppando e diffondendo.
Quali sono i progetti in corso che cercano di sfruttare le sinergie possibili fra le due tecnologie? Vediamo di seguito alcune case history significative.
Summary
SingularityNET
SingularityNET è partita con una famosa ICO che ha raccolto ben 36 milioni di dollari in soli 60 secondi. Del resto, il fondatore Ben Goertzel è un nome molto affermato nel campo dell’AI, essendo uno scienziato a capo di Aidyia Holdings e Hanson Robotics.
Proprio Hanson Robotics è coinvolto nella realizzazione del robot Sophia, famoso per essere stato il primo robot al mondo ad ottenere nientemeno che la cittadinanza.
Con SingularityNET, Goertzel vuole creare una blockchain focalizzata sull’intelligenza artificiale per potenziare il cervello di Sophia. In particolare, grazie a questo progetto tutti potranno contribuire a migliorare il cervello del robot Sophia e di altri robot.
E’ stato anche pubblicato un video in cui Goertzel e Sophia spiegano il progetto.
L’obiettivo è quello di creare un mercato di AI decentralizzato in cui aziende ed individui saranno in grado di acquistare e vendere dati e algoritmi AI su larga scala.
Grazie a blockchain il mercato sarà decentralizzato e consentirà anche alle realtà più piccole di partecipare. Inoltre, verrà integrato un sistema di valutazione dei partecipanti in modo da rendere pubbliche le loro qualità.
DeepBrain Chain
Il secondo progetto è collegato al primo. Poco tempo fa, infatti, è anche stata sottoscritta una partnership.
Si tratta di DeepBrain Chain (DBC), la cui ICO è stata una delle prime ad essere lanciata sulla piattaforma di NEO.
DBC vuole essere una piattaforma di calcolo per creare algoritmi di Intelligenza Artificiale.
L’obiettivo è quello di ridurre il costo dei calcoli del 70%, visto che ad oggi costituiscono una delle principali barriere di accesso a questo settore.
La blockchain è stata scelta come tecnologia per creare una rete neurale decentralizzata. Inoltre, i nodi della rete DBC forniscono la potenza di calcolo ed in cambio vengono ricompensati con token DBC.
Numerai
Un terzo progetto che merita di essere citato è Numerai, ovvero un hedge fund basato su blockchain e gestito con Intelligenza Artificiale. A dire il vero già ora molti hedge fund sono gestiti con AI, ma questo è l’unico che usa anche blockchain.
Grazie alla blockchain Numerai consente infatti agli scienziati di tutto il mondo di inviare previsioni basate su modelli di apprendimento automatico, per migliorare l’intelligenza artificiale che gestisce questo fondo alternativo.
Per promuovere l’elaborazione e la condivisione delle previsioni da Numerai viene indetta una competizione settimanale, gestita attraverso i token Numeraire (NMR).
Quando un modello viene approvato l’autore, in genere uno scienziato, riceve una quantità di token NMR in proporzione alla precisione del modello.
Matrix
Il quarto progetto che segnaliamo è Matrix. La prima cosa da dire è che non ha nulla a che vedere con il celebre film.
E’ una piattaforma blockchain open source che supporterà smart contract e servizi di apprendimento automatico. L’infrastruttura della piattaforma è stata progettata e realizzata con l’ausilio di tecniche AI.
Proprio l’intelligenza artificiale verrà utilizzata per migliorare la piattaforma stessa tramite auto-ottimizzazione delle sue reti blockchain.
L’obiettivo è quello di rivoluzionare l’esperienza degli utenti durante l’esecuzione di contratti intelligenti rendendo il processo più semplice, veloce, sicuro e flessibile.
Tale processo ad oggi risulta ancora complesso e complicato, oltre a richiede una certa dose di “intelligenza umana” per essere elaborato.
L’Intelligenza Artificiale potrebbe venire in aiuto in quei casi in cui chi crea o gestisce smart contract non ne sappia a sufficienza per poter gestire l’inevitabile complessità.
Matrix consente di ottenere contratti intelligenti in linguaggio naturale, ovvero chiunque può crearli semplicemente scrivendoli in lingua inglese, spagnola, cinese, eccetera. L’ambizione è quella di arrivare a consentire a tutti la creazione di smart contract in modo da poterli utilizzare potenzialmente per qualsiasi cosa.
L’implementazione del processo in lingua cinese è già anche operativa.