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In Delaware diventano legali i dati su blockchain

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In una serie di provvedimenti firmati dal governatore del Delaware, John Carney, vengono stabiliti nuovi principi guida per il quadro legale dei dati salvati sulla blockchain.

Una notizia rilevante per il Delaware e non solo, in quanto fornisce uno schema legale con cui questi dati, inclusi i contratti firmati in modo digitale, possono essere utilizzati nel pieno rispetto della legge.

Le nuove norme sono catalogate SB182, SB183 e SB194.

Le prime due sono relative al trattamento dei dati su blockchain creati dalle società che, sinora, potevano non essere legalmente considerati dalle autorità giudiziarie o nei processi civili.

Ora invece viene previsto che “le società a responsabilità limitata possono utilizzare network di database elettronici (per esempio quelli descritti come Distributed Ledger o Blockchain) per la creazione e la registrazione di dati relativi alla società stessa e per certe trasmissioni in forma elettronica”.

Curiosa quest’ultima definizione, a dirla tutta non proprio chiara: autorizza la trasmissione, cioè il trasferimento dei dati contenuti in qualsiasi blockchain permettendo quindi legalmente alle società di passarsi token contenenti dati sociali o contratti.

La norma SB194, invece, emenda lo Statutory Trust Act, cambiando il valore giuridico di queste rilevazioni.

Ad esempio, il possesso di quote di un Trust, cioè di un insieme di beni, può essere attualmente provato in modo elettronico tramite registrazioni su una blockchain. Inoltre, è possibile esercitare allo stesso modo i relativi diritti di voto.

L’obiettivo di queste norme è “spingere l’iniziativa dello stato del Delaware all’implementazione di politiche che ne migliorino la posizione come leader nell’adozione dell’elettronica decentralizzata e dei database distribuiti”.

Le leggi, per paradosso, sono forse sin troppo permissive in quanto, in una lettura estesa, allargano il proprio raggio d’azione anche a forme distribuite che non siano strettamente legate a forme immutabili e trustless che ne avrebbero migliorato la sicurezza.

Praticamente non si è tenuto conto della maggiore qualità della blockchain, cioè l’immutabilità, lasciando la porta aperta anche a forme distribuite in cui le registrazioni possano essere modificate.

Invece, estremamente positivo risulta il fatto che i diritti di proprietà relativi a quote azionarie di Trust possano essere legittimamente salvate sulla blockchain rendendo quindi possibile, in un futuro, la creazione di exchange decentralizzati anche per le azioni.

Comunque il Delaware, il più piccolo stato USA, appare l’unico ad aver emesso una normativa organica circa il valore legale della blockchain.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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