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Il Toro tenta di ricucire le ferite provando a limitare i danni di una settimana che ha visto il ritorno dell’Orso in pompa magna.
Nelle ore che precedono il fine settimana ferragostano si rivedono i segni verdi dopo giorni di profondo rosso.
Tra le Top 20 si fa notare Stellar Lumens (XLM). Con un rialzo che sfiora la doppia cifra (+8,5%). La crypto prova ad allontanarsi dai 20 centesimi di dollaro, livelli di metà luglio, dopo aver annullato totalmente l’ottimo rally delle settimane precedenti.
A pochi giorni dall’accordo con TransferTo, azienda con sede a Singapore per la gestione di pagamenti internazionali in oltre 150 nazioni, Stellar stringe una nuova partnership con un’altra società di pagamenti, la Shift Market.
Si conferma così l’intenzione di scalzare il dominio sinora avuto dal token di Ripple (XRP) che, invece, sta accusando il ribasso più importante della sua storia.
Infatti dai massimi raggiunti i primi giorni di gennaio a $3,84, con il ribasso di ieri XRP perde oltre il 91% in soli otto mesi, facendo vacillare il terzo posto in classifica a meno di 3 miliardi di capitalizzazione dalla quarta, Bitcoin Cash (BCH).
Oggi Ripple insieme a Iota (MIOTA) e Neo (NEO), tra le principali cripto, si muove in territorio negativo.
Delle tre la peggiore è Iota che continua a perdere terreno, aggiornando i minimi dell’anno in area $0,555, perdendo anche lei circa il 90% dai massimi storici di metà dicembre.
Nonostante il periodo di difficoltà e i fallimenti di nuovi progetti, così come scritto nell’aggiornamento di ieri mattina, oggi per la prima volta Coinmarketcap certifica il superamento delle 1800 coin/token esistenti, con il Bitcoin che dopo otto mesi supera nuovamente il 49,5% della dominance, sempre più diretto a conquistare metà della capitalizzazione che torna a sfiorare i 230 miliardi di dollari.

Bitcoin (BTC)
Dopo l’affondo di mercoledì sera che ha visto i prezzi spingersi sotto i 6200 dollari per qualche minuto, si cerca di formare una base dalla quale ripartire.
Ieri pomeriggio si è provato a rimbalzare sopra area 6600 senza il supporto di importanti acquisti, ed oggi si prova a costruire un supporto tra i 6350 e 6400 dollari.
Se dovesse tenere questi livelli anche nel corso del fine settimane, sarà importante valutare il possibile ritorno a testare i 6800 dollari, diventata area spartiacque nel medio periodo.
Al contrario, un allungo sotto i 6200 dollari, aumenta le possibilità di rivedere il test dei minimi di fine giugno.

Ethereum (ETH)
Più delicata la struttura tecnica di Ethereum che si trova a fare i conti con i minimi dell’anno.
La rottura del minimi di inizio aprile in area $358, avvenuta mercoledì pomeriggio, ha spinto i prezzi sino a $346, toccando per pochi minuti il punto più basso da inizio anno.
Tecnicamente i prezzi rientrano nel canale ribassista (linee marroni) disegnato da metà maggio.
Nel breve è necessario un ritorno sopra i 375 dollari, altrimenti si apre la strada per rivedere i 300 dollari nei prossimi giorni/settimane.