HomeCriptovaluteKraken nella tempesta, tra fake news e illazioni

Kraken nella tempesta, tra fake news e illazioni

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Kraken, quindicesimo exchange al mondo secondo la classifica Coinmarketcap con 139 milioni di dollari transati è al centro di una polemica nata su Reddit, a seguito di voci di licenziamenti di massa nella sua sede canadese di Halifax.

Queste voci hanno raggiunto un livello tale da richiedere un intervento ufficiale della società.

Un redditor di Halifax aveva infatti parlato della chiusura di un’intera unità di Kraken, la 102, dopo una riunione di emergenza tenutasi il 6 settembre con centinaia di dipendenti scortati fuori dall’edificio dalla security.

Una visione piuttosto inquietante a cui ha risposto un commento, probabilmente da qualcuno interno alla struttura, secondo il quale i licenziamenti sono avvenuti con un incentivo di otto settimane di lavoro pagate per chi accettava di andarsene.

La discussione su Reddit è stata ampia e non sempre chiara, coinvolgendo anche un ipotetico sistema di sicurezza e controllo che sarebbe stato installato sui telefoni cellulari dei dipendenti per controllare che non arrivassero ad abusare della propria posizione di insider, un software che poi si è rivelato essere nient’altro che Signal.

Le voci hanno raggiunto un livello tale che la società è dovuta intervenire per chiarire, prima con un tweet nel quale ha seccamente negato l’intenzione di chiudere la sede di Halifax, poi con un intervento di Jesse Powell, co-fondatore di Kraken, che è intervenuto con un altro tweet.

Powell ha spiegato che è stato deciso il licenziamento del 10% della forza lavoro dedicata all’assistenza clienti, un numero limitato di dipendenti le cui dimissioni non sono dipese da nessun problema di sicurezza.

La realtà per Kraken è molto più prosaica ed attinente all’andamento del mercato attuale delle criptovalute: vi è stato un forte calo delle richieste di assistenza dall’Oriente, che evidentemente venivano soddisfatte sede di Halifax, e questo ha reso necessarie delle riduzioni della forza lavoro che hanno colpito prima i neoassunti, poi il 10% della forza più consolidata di assistenza ai clienti.

In totale si parla di una cinquantina di dipendenti; l’accaduto è indicativo della situazione in cui si trovano diverse istituzione legate al settore delle criptovalute cresciute anche troppo rapidamente nel corso dei primi mesi del 2018, durante il boom di bitcoin.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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