HomeWikiCome si hodlano i bitcoin. Guida pratica parte 4

Come si hodlano i bitcoin. Guida pratica parte 4

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Pratica e grammatica

Articoli, guide, approfondimenti reali o presunti, sostenitori e denigratori delle criptovalute si danno battaglia sui media a qualsiasi livello: la caccia all’esperto, che molto spesso non si rivela tale, porta alla ribalta personaggi ambigui, che focalizzano lodi e critiche esclusivamente su aspetti parziali e spesso poco fondanti delle criptovalute.

Sono rarissimi i casi in cui si sente parlare delle criptovalute con cognizione di causa.

Anche laddove vi sia riconosciuta competenza tecnica, ergo una profonda conoscenza della grammatica (della quale può godere un informatico che da almeno diciotto mesi segue il progetto e la community), spesso si incontra una mancanza di pratica e, più in generale, di esperienza di un ecosistema dove le criptovalute sono una realtà quotidiana (della quale può godere una persona comune che vive all’interno di una comunità dove l’uso è diffuso).

Per capire cos’è e come la criptovaluta può evolvere e come essa si mescola realmente con la società, è vivamente consigliata la pratica: scaricare un wallet (un portafoglio), acquistare moneta in differenti modalità, trasferire moneta da un exchange ad un wallet proprio, fare acquisti online, e soprattutto, trascorrere qualche ora (o qualche giorno) all’interno di comunità (come la “Bitcoin Valley” estesa su parte della provincia di Trento) dove è possibile letteralmente “vivere in Bitcoin dialogando con i piccoli commercianti che appunto, al di là della grammatica, costituiscono la pratica della criptovaluta.

Ottenere, custodire e transare bitcoin (BTC)

Wallet. Per poter ottenere, custodire e transare BTC è necessario utilizzare un wallet. Il primo passo è dunque quello di scaricare e settare un wallet, ovvero un software (gratuito) creato per custodire ed effettuare pagamenti.

Ci sono innumerevoli wallet consigliati sulla piattaforma della community di Bitcoin con approfondimento sulle caratteristiche di ognuno.

Si consiglia inizialmente di avvicinarsi con piccole somme utilizzando un wallet per smartphone:

  • Altana [Bitcoin wallet; Android].
  • GreenAddress [Bitcoin wallet; iOS, Android, Windows];
  • Eidoo [Multicurrency wallet; iOS, Android].

Nessuna di queste applicazioni chiede dati personali di alcun tipo per accedere.

Creando un nuovo profilo utente, l’applicazione fornirà un mnemonico, ovvero 12-24 parole reali che occorre assolutamente memorizzare e custodire (backup), pena la perdita dell’accesso al denaro. E’ fondamentale mantenere in un luogo sicuro, preferibilmente non online, il mnemonico (altrimenti detto seed), questo perché:

  • chi è in possesso del mnemonico può accedere e transare il relativo denaro in qualsiasi momento da un qualsiasi dispositivo;
  • nel caso si perda il possesso del dispositivo sul quale è stata scaricata l’applicazione, grazie al mnemonico è possibile recuperare il denaro “riaprendo” il wallet su un altro dispositivo;
  • nessuno è in possesso del mnemonico, ergo non è prevista alcuna procedura di “recupero password”, dunque viene precluso a tutti gli effetti l’accesso al denaro in perdita del “seed”.

Una volta installata l’applicazione, al di là di qualche semplice settaggio (lingua etc.) è possibile utilizzarla immediatamente per ricevere e inviare (una volta ricevuto) denaro.

Ricevere denaro è estremamente semplice: entrando nella sezione “ricevi” il portafoglio genererà un indirizzo bitcoin (una stringa alfanumerica) e il relativo QR code: trasmettendo uno di questi dati ad un altro utente (oppure ad un altro portafoglio in vostro possesso) quest’ultimo potrà inviare dal proprio wallet denaro in vostro favore.

Per inviare denaro ed effettuare un pagamento si procede con l’operazione inversa: occorre entrare nella sezione “invia”, inserire l’indirizzo bitcoin del destinatario (o scansionare il QR-code) e decidere l’importo da inviare.

Exchange. Se non avete un’attività è inusuale che individui siano disposti ad inviarvi BTC: gli exchange risolvono questo problema. Si tratta di veri e propri siti di cambiavalute dove è possibile acquistare BTC in cambio di fiat.

Si consiglia:

Una volta creato un account, occorre fornire informazioni personali (a seconda del tipo di exchange) e una volta sbloccati alcuni livelli di sicurezza (tier) è possibile acquistare e transare criptovaluta con bonifici SEPA, carte di credito, etc.

In qualsiasi momento è possibile anche l’operazione inversa: convertire criptovaluta in fiat, e riportare il denaro sul proprio conto in banca.

Avere, dare, hodlare. Vi sono altre modalità per ottenere bitcoin:

  • https://comproeuro.it/ – Catena di negozi reali dove potete recarvi e farvi assistere dal personale nella compravendita di BTC (consigliato per neofiti);
  • https://localbitcoins.com/it/ – Privati dai quali potete acquistare BTC o ai quali potete vendere BTC;
  • https://coinatmradar.com – B-ATM, ovvero, Bitcoin-ATM, i bancomat di BTC, che vi permettono di convertire contante in bitcoin.

Una volta acquistati, è invece possibile spendere BTC sia in e-commerce o altri business on-line che in attività reali:

  • https://spendabit.co – il principale motore di ricerca per prodotti acquistabili on-line in BTC;
  • QuiBitcoin, la mappa delle attività italiane che accettano BTC.

L’alta volatilità del valore di mercato dei BTC attrae molti utenti che si approcciano a bitcoin non per interesse verso il progetto ma per mere ragioni speculative, spaventando invece coloro che, pur reputando il progetto interessante, si mantengono a distanza per paura di perdere denaro:

  • proteggi il tuo portafoglio;
  • il prezzo dei bitcoin è instabile;
  • i pagamenti con bitcoin sono irreversibili;
  • Bitcoin non è anonimo;
  • le transazioni immediate sono meno sicure;
  • Bitcoin è ancora sperimentale;
  • costi fiscali e normativa.

Ci si permette alcuni consigli:

  • approcciate il sistema partendo con piccole somme e preferibilmente evitando il trading (almeno nel periodo iniziale);
  • non convertite mai in criptovaluta più di quello che siete disposti a (e potete sopportare finanziariamente di) perdere completamente;
  • non vendete BTC, spendeteli, è la cosa migliore (amplifica e rafforza il sistema amplificando e rafforzando la vostra esperienza);
  • HODL! (se avete acquistato ed il prezzo è calato, non vendete ma tenete la posizione, ed eventualmente spendete in seguito).

Business. Per le attività invece che vogliono cominciare ad accettare BTC, esistono differenti tipologie di servizi creati da aziende del settore:

  • https://bitcoin.org propone una guida per rendere autonomi i business;
  • https://bitpay.com/ propone un prodotto base per accettare pagamenti in BTC, connesso ad una costellazione di servizi quali l’emissione di fatture in 40 lingue, prezzi in oltre 150 valute, etc ;
  • https://inbitcoin.it propone il prodotto Inbitcoin Business, che comprende un item utile per la vendita di qualsiasi prodotto in maniera istantanea da qualsiasi luogo tramite un QR code o un link, utilizzabile sul posto, su volantini informativi o promozionali e online.

A integrazione di quanto premesso, è bene ricordare il carattere transeunte della maggior parte delle informazioni relativamente alle criptovalute, nella misura in cui l’evoluzione delle relative tecnologie tende a renderle obsolete, in tempi abbastanza ridicoli.

Alcune precisazioni:

  • tutte le transazioni bitcoin sono tracciate, ma in linea di principio non è possibile (o comunque è estremamente complesso) risalire al proprietario del portafoglio (wallet) dove si deposita;

è legale (anzi, consigliato), e sebbene la questione fiscale italiana non sia esattamente cristallina, attualmente l’agenzia delle entrate della repubblica delle banane equipara bitcoin ad una valuta estera, ergo [al di là delle plusvalenze] dovreste dichiararne al fisco il possesso e, se e solo se per una settimana consecutiva il saldo superi l’equivalente di 51.645,69€ subire una tassazione del 26%.

Alessio Salvetti
Alessio Salvetti
Co-founder di Bcademy e board member (VP), Alessio è partner e board member di Impact Hub Trentino, uno dei 102 nodi del network mondiale. Dopo un'esperienza come docente di filosofia, abbandona l’insegnamento per coordinare un team di ricerca sui temi della connessione tra neuroscienze ed economia, prima di dedicarsi alla vera e propria creazione d’impresa. Business developer e consulente per numerose startup, bitcoiner per passione ed esperto di modeling e lean startup, è co-founder di Inbitcoin e responsabile per l’erogazione dei prodotti di Bcademy (CPO).
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