Molti credono che le autorità di regolamentazione non influenzano i prezzi delle criptovalute e i token, ma una recente ricerca della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) potrebbe dimostrare il contrario.
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La banca che ha pubblicato l’analisi è di proprietà di 60 banche centrali che rappresentano il 95% del PIL mondiale.
Ciò che il rapporto mostra è che i prezzi delle criptovalute reagiscono fortemente alle notizie sulla regolamentazione delle ICO, CFT, AML e KYC e sullo status giuridico di token e cryptovalute.
Inoltre, il rapporto ha anche dimostrato che il mercato risponde alle notizie delle banche centrali che lavorano sulle loro criptovalute o agli avvertimenti riguardanti tali investimenti rilasciati dalle istituzioni.
Un ottimo esempio sono il Petro venezuelano e la criptovaluta nazionale dell’Estonia che è stata fermata dall’UE. Tutte queste notizie hanno avuto un impatto sostanziale sui mercati nonostante la loro apparente importanza.
Le notizie sulla regolamentazione non creano solo tendenze al ribasso nel mercato crypto.
Anzi, le notizie sui nuovi standard normativi che potrebbero portare un po’ di chiarezza al mercato, lo influenzano positivamente.
Un esempio di lavoro a favore di un tale quadro è il progetto europeo di regolamentazione sulle ICO che propone di imporre un tetto massimo di 8 milioni.
Le risposte più forti del mercato sono state registrate dopo restrizioni, divieti o decisioni istituzionali come il bitcoin ETF. Un esempio ne è la Nuova Zelanda, dove quando le banche hanno negato i propri servizi ad un exchange, il mercato locale ne ha risentito in modo sostanziale.
Conclusioni
Secondo il rapporto, il fatto che i governi locali influenzino le criptovalute nonostante la loro natura indica la presenza di una forte segmentazione. I risultati del rapporto suggeriscono che i mercati crypto “si basano su istituzioni finanziarie regolamentate”, il che porta quei mercati alla portata delle autorità di regolamentazione.
Pertanto, il rapporto suggerisce che i mercati di criptovalute sono alla portata delle autorità di regolamentazione nazionali fintanto che si affidano alle istituzioni finanziarie tradizionali.