La banca italiana Intesa Sanpaolo ha annunciato che sta testando un’applicazione blockchain firewall insieme ad altre 13 banche in tutto il mondo.
Read this article in the English version here.
Il sistema testato dalla banca italiana è stato sviluppato da R3 – start-up di un consorzio blockchain – e offre quello che l’azienda descrive come “Blockchain Application Firewall“.
La startup sostiene che questo sistema consente il suo impiego “all’interno di data center aziendali, mantenendo la capacità di comunicare in modo sicuro con altri nodi in qualsiasi altra parte del mondo”.
Durante i 10 mesi di test iniziati il 4 giugno, ogni banca ha eseguito nodi, caricato dati bancari reali ed elaborato 1,2 milioni di transazioni. Lo scopo del progetto è quello di migliorare le transazioni interbancarie creando un processo standardizzato che – tra l’altro – ridurrebbe significativamente il tempo necessario per individuare transazioni errate tra le banche.
Il direttore associato di R3, Katerina Koutoulaki, ha dichiarato:
“Attualmente, due banche coinvolte nel progetto sono membri di R3. Condividono il nostro obiettivo di trasformare le applicazioni di blockchain in distribuzione commerciale e di cambiare business dall’interno e siamo lieti di lavorare con loro su questo progetto”.
L’impiego di SIAChain
Secondo il comunicato stampa, il progetto utilizza la blockchain SIA, la SIAChain, per “creare canali bilaterali attraverso i quali ogni controparte può scambiare informazioni mantenendo la riservatezza e la privacy in modo che solo chi ha bisogno di vedere i dati possa accedervi”.
Un anno fa, infatti, il consorzio R3 e SIA hanno unito le forze per creare l’infrastruttura SIAchain con l’obiettivo di consentire l’operatività delle CordDapps, cioè delle applicazioni per rispondere alle necessità del settore bancario e finanziario.
Trasparenza dei dati, visibilità e transazioni più veloci non sono gli unici obiettivi che il progetto vuole raggiungere. Si parla anche della “capacità di effettuare controlli e scambi direttamente all’interno dell’applicazione”.
Nella prossima fase dei test, il gruppo utilizzerà il sistema blockchain per le transazioni quotidiane.