Come descritto nell’aggiornamento di ieri sul trading bitcoin, ethereum e ripple, lo scossone di ieri mattina, 15 ottobre, ha creato importanti disparità di prezzo.
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Mentre per il secondo sono bastate poche ore per ritrovare la disparità di quotazioni tra alcuni exchange, raggiungendo la forchetta del 10%, a distanza di 24 ore dall’accaduto bitcoin registra ancora registra disparità superiori a 300-400 dollari tra alcuni dei principali scambi di criptovalute.
Passando ad un’analisi prettamente tecnica e generale, tra le prime 30 coin elencate su Coinmarketcap emerge un leggero ottimismo con prevalenza di segni verdi.
Dalla parte opposta non si registrano movimenti al ribasso degni di nota. Tra le Big solamente Ethereum evidenzia uno scivolone vicino all’1% dai livelli di ieri mattina.
Un’altra battuta di arresto sembra rinviare oltre dicembre il prossimo hard fork Constantinople della mainnet di Ethereum, riflettendosi negativamente anche sulle quotazioni.
La capitalizzazione totale si mantiene sopra i 210 miliardi di dollari.
Bitcoin rimette la testa sopra il 54% della quota di mercato, con Ethereum e Ripple che provano a riportarsi oltre il 10% dopo aver affondato sotto la doppia cifra ad inizio della scorsa settimana.
Trading Bitcoin, Ethereum: prezzi incerti dopo lo scossone di ieri

Il grafico dei prezzi quotati su Bitfinex mostra segnali di consolidare sopra i 6800 dollari, livello facilmente violato ieri mattina che da metà settembre più volte ha respinto ogni tentativo di salita.
Nelle prossime ore sarà necessario non scendere sotto i 6600 dollari per non rendere effimero il movimento di inizio settimana.

La ripida salita di ieri mattina ha spinto i prezzi oltre la precedente resistenza di breve dei 230 dollari.
Mancando il fiato, i prezzi sono scesi ai livelli di fine settimana, poco sopra la soglia dei 200 dollari.
Sarà positiva la tenuta di questo livello, altrimenti si dovrà ripartire da capo con i conteggi di un nuovo trend settimanale.