Negli ultimi giorni si stanno susseguendo una serie di notizie che fanno presumere che i cosiddetti “investitori istituzionali” si stiano realmente preparando ad entrare sul mercato crypto.
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Una di queste proviene da un’intervista di Fortune ad Adam White, l’ex capo della divisione dei prodotti istituzionali di Coinbase, passato ora a Bakkt, il mega-progetto crypto del proprietario della Borsa di New York.
White è stato in assoluto il quinto dipendente assunto da Coinbase ed ha lavorato nella società di uno dei più importanti exchange al mondo per diciotto mesi. Ora passa a lavorare specificatamente a servizi di investimento in crypto-asset dedicati a grossi investitori istituzionali.
Durante l’intervista White ha detto che “nel 2017 ho visto un grande cambiamento. L’interesse per bitcoin e altre valute ha iniziato a cambiare dal retail al lato istituzionale. Ma il livello di infrastruttura dei siti di trading esistenti spesso non soddisfaceva le loro aspettative. Ecco perché stanno aspettando in disparte. Ed ecco perché mi sono unito a Bakkt“.
White ha aggiunto che le recenti tendenze ribassiste del mercato potrebbero dare la falsa impressione che l’interesse degli investitori per le criptovalute sia in calo, mentre invece in realtà le istituzioni sono “più affamate che mai“.
Osservando infatti fondamentali di questi nuovi asset, i volumi di trading e i progressi nella tecnologia, i mercati delle criptovalute stanno semplicemente seguendo il loro corso, con continui rialzi e ribassi.
Infatti, il numero di transazioni medie giornaliere in criptovaluta è aumentato di anno in anno.
Il CEO di Bakkt, Kelly Loeffler, sostiene che lo stato attuale e frammentato delle criptovalute ricordi i mercati dell’energia dei primi anni in cui sbarcarono sulla borsa di New York.
Ha dichiarato: “Il mercato digitale è frammentato come il mercato dell’energia nei primi anni 2000. L’ICE [la società proprietaria del NYSE] è stata il pioniere che ha attratto sempre più istituzioni per il trading di energia, che è ciò che ha creato il mercato liquido di oggi. Stiamo per vedere una rivoluzione sulla stessa scala nelle criptovalute“.
L’articolo di Fortune si conclude con l’ipotesi che, se Bakkt sarà veramente come Loeffler e White lo stanno raccontando, Wall Street inizierà ad investire in criptovalute con la stessa facilità, sicurezza e scalabilità di come investe in azioni, obbligazioni e materie prime tradizionali, e questo potrebbe essere un enorme balzo in avanti nell’evoluzione delle criptovalute.