HomeCriptovaluteQuanto è sicura la stable coin di Coinbase?

Quanto è sicura la stable coin di Coinbase?

A metà ottobre Coinbase aveva annunciato il lancio della propria stable coin, USDC, avente come backing il dollaro, ma nello stesso tempo basata su blockchain di Ethereum, sotto forma di token ERC20.

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Questa nuova criptovaluta è nata da una joint venture fra Coinbase e Circle, notissima società di pagamenti, iniziativa che ha dato luogo al Center Consortium, incaricato dello sviluppo della criptovaluta.

L’idea è quella di fornire un valore virtuale che, non essendo colpito dall’altissima volatilità tipica di questo settore, fosse più attraente per le persone comuni che volessero da un lato avvicinarsi a questa categoria di asset, dall’altro utilizzarlo come strumento di pagamento.

Inoltre, dato che si tratta di ERC20 questi token possono essere anche conservati in cold storage per esempio con i vari modelli di Ledger.

Purtroppo questa grande innovazione ha degli aspetti poco chiari. Leggendo lo user agreement, infatti, si scopre che le clausole danno alla controparte un potere enorme, nel mondo delle valute virtuali:

“Circle si riserva il diritto di mettere in blacklist certi USDC address e di congelarli, in modo temporaneo o permanente, se viene determinato, a sua sola discrezione, che questi siano collegati ad attività illegali o che comunque violino i termini dell’accordo di utilizzo”.

Il potere di Circle, però, non finisce qui: la società, infatti, verrà a sequestrare anche tutti gli USDC che vengono inviati al conto bloccato, ed inoltre si riserva di poter sequestrare, su richiesta delle autorità, anche i corrispondenti dollari.

Quindi, se da un lato questa joint venture potrebbe semplificare l’accesso alle criptovalute, rendendolo simile ad un semplice sistema di pagamento, dall’altro ha portato nel sistema molte incertezze precedentemente limitate solo al sistema bancario.

Un po’ come tutte le stable coin, infatti, queste crypto sono altamente centralizzate, al contrario delle altre coin, soprattutto quelle più riservate, che sono intrinsecamente sicure e difficili da sequestrare e bloccare.

Questo elemento rischia di rendere più difficile il successo di questa iniziativa, per quanto sia necessario per un’accettazione globale delle valute virtuali.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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