Dopo giorni di immobilismo, gli scambi provano una rimonta. Ieri pomeriggio i volumi di Bitcoin Cash (BCH) sono aumentati, soprattutto su exchange basati in Corea del Sud. Questo ha fatto balzare i prezzi verso l’alto, rivedendo i livelli di resistenza abbandonati la scorsa settimana.
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In particolare la criptovalute che ha smosso l’attenzione degli operatori oltre a Bitcoin Cash (BCH) è stata Ethereum (ETH).
Mentre i volumi di Bitcoin Cash (BCH) sono aumentati di sette volte, passando da $200 milioni a $1,5 miliardi, Ethereum ha toccato il massimo degli scambi degli ultimi 20 giorni, movimenti accompagnati da una veloce salita dei prezzi che fanno ben sperare per un ritorno degli acquisti.
Questi effetti portano benefici alla nuova settimana che si apre con la prevalenza di segnali positivi. Scorrendo la lista delle crypto più capitalizzate, bisogna scorrere sino alla 24a posizione, occupata da 0x (ZRX) con -1% dai livelli di ieri mattina, per trovare il primo segno rosso.
In molte riescono a mantenere rialzi oltre il 4%, come: Ethereum (ETH), Bitcoin Cash (BCH), Monero (XMR), Dash, Maker (MKR) e Bitcoin Gold(BTG).
La capitalizzazione totale torna nuovamente oltre i $210 miliardi, dopo aver avuto una flessione attorno ai $200 miliardi nel corso degli ultimi giorni. Bitcoin riesce a rivedere la soglia dei $6500, ma flette il dominio che torna sotto il 53%.
Bitcoin (BTC)
Dopo l’affondo sotto i 6300 dollari dello scorso mercoledì, il secondo minimo più basso di ottobre, i prezzi provano a recuperare la soglia dei 6500 dollari.
Lo strappo rialzista di ieri pomeriggio riesce a far mettere la testa poco sopra i 6530 dollari, ma senza riuscire a confermarsi nelle ore successive.
Rimane presente una struttura laterale che da inizio settembre costringe i prezzi all’interno di un range dell’8%, condizione che ha fatto crollare la volatilità dei prezzi di bitcoin ad un livello inferiore alle oscillazioni dell’indice azionario S&P500 durante il mese di ottobre, così come confermato anche da Bloomberg.
Ethereum (ETH)
La scossa di ieri pomeriggio in pochi minuti ha fatto balzare i prezzi oltre 210 dollari. Il ritorno sopra la soglia tecnica e psicologica dei 200 dollari, livello ceduto nei giorni scorsi, è un segnale positivo che dovrà trovare conferme anche nei prossimi giorni.
Da metà settembre, dopo aver aggiornato i minimi dell’ultimo anno, i prezzi sono entrati in una congestione che non offre nessun riferimento utile ad individuare eventuali aree di svolta, fase che terminerà solamente con il ritorno dei prezzi oltre i 230 dollari, al rialzo, oppure sotto i 190 dollari, al ribasso.