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Plague Hunters, la blockchain di Ethereum sulla PlayStation 4

Un nuovo gioco di ruolo sviluppato dalla Arcade Distillery, Plague Hunters, che utilizza la blockchain di Ethereum, ha recentemente passato il processo di esame da parte della Sony ed è destinato a essere rilasciato sulla PlayStation 4 (PS4).

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Il gioco in questione, un sequel del predecessore Plague Road, utilizza dei token non fungibili basati sulla blockchain di Ethereum. Plague Hunters, una volta distribuito anche per PS4, sarà gratuito per i giocatori e conterrà un marketplace che permetterà ai giocatori transazioni peer to peer.

Le armi, le unità e gli altri asset interni al gioco saranno rappresentati da token non fungibili. Questa è la prima volta che un gioco che sfrutta la blockchain viene ammesso su PS4. Il gioco è così descritto dal sito ufficiale:

“Costruisci il tuo esercito di cacciatori. Addestrali e preparali o combatti. Scambia i tuoi cacciatori sul mercato basato su blockchain con altri giocatori.”

Il gioco è destinato ad essere rilasciato durante il primo trimestre del 2019 e la PlayStation 4 non è l’unica piattaforma sulla quale sarà disponibile. Infatti, sono in sviluppo anche le versioni per Nintendo Switch e PC. Il team di sviluppo, inoltre, considera le opzioni offerte dalle piattaforme mobile e dalla Xbox One.

Cosa sono i token non fungibili?

I token non fungibili sono stati resi famosi dal progetto CryptoKitties, gli sviluppatori del quale sono anche proprio gli stessi creatori dello standard ERC721. Questi token, a differenza della maggior parte dei cryptoasset, non sono intercambiabili.

A differenza del dollaro o di bitcoin, infatti, ogni token ERC721 ha delle sue proprietà uniche e rappresenta un bene separato, come, appunto nel caso di CryptoKitties, delle figurine di gatti da collezione.

Adrian Zmudzinski
Adrian Zmudzinski
Adrian è un appassionato di tecnologia e IT, specializzato nell'analisi di token, tecnologia blockchain e crypto. Il suo interesse verso Bitcoin risale al 2009, espandendosi al mondo delle crypto più in generale. Le sue analisi si concentrano per lo più sulle potenzialità tecnologiche alla base dei token.
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