HomeCriptovaluteAttività del mercato crypto: le novità del gennaio 2019

Attività del mercato crypto: le novità del gennaio 2019

Il sito di ricerche Corindex ha presentato un report sull’attività del mercato delle criptovalute nel mese di gennaio 2019.

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Nel report sono trattati i temi relativi ai volumi di mercato durante il periodo di riferimento, ai valori di quotazione e alle crypto che hanno avuto uno sviluppo maggiore.  

Iniziamo a considerare i volumi degli scambi nell’arco del mese:

Il primo posto non è una sorpresa, ma più interessante è il fatto che XRP, che in teoria ha la seconda posizione, sia molto più indietro nei volumi di transazione.

Bitcoin Cash è solo al decimo posto, dietro a criptovalute molto meno capitalizzate come per esempio Dash. Il volume di transazioni, e quindi l’uso, non è pertanto legato alla capitalizzazione.

Consideriamo invece l’incremento del valore assoluto dei token. In questo caso la classifica, come prevedibile, è completamente diversa.

Byteball Byte (Gbyte) non ha mercato e Particl ha una capitalizzazione di 15 milioni di euro con un movimento quotidiano di 6mila euro ma, tra queste, ci sono due valute di un certo valore: litecoin, al secondo posto, confermandosi piuttosto stabile, e Gnosis al quinto.

Le criptovalute con il maggiore peggiore incremento

Secondo il report sull’analisi del mercato crypto del gennaio 2019, Blocknet, progetto da 9 milioni di euro per una blockchain che mette in contatto le altre blockchain, ha avuto un ottimo sviluppo percentuale.

In questa classifica troviamo anche Tron, con ben altre dimensioni di capitalizzazione di movimento. In questo caso gli annunci di collaborazione – specialmente quelli con BitTorrent – hanno sicuramente influito positivamente.

Passiamo a considerare ora le criptovalute che hanno avuto invece un andamento peggiore nel mese di gennaio:

In questo caso il calo di valore in senso assoluto maggiore lo ha avuto bitcoin, seguito da bitcoin cash, il cui fork come sappiamo è stato una mossa poco apprezzata dalla community crypto.

In questa classifica ci sono però anche le privacy coin come Dash, Zcash e Monero, anche se criptovalute più “classiche” sono quelle che hanno pagato in senso assoluto maggiormente il peso nel mese.

Quali sono stati invece i token più penalizzati? Ecco i risultati del report:

Icon, nonostante l’attivismo del team, è stata la criptovaluta più penalizzata e quella più rilevante per capitalizzazione che purtroppo è calata da oltre 130 milioni di euro a meno di 90.

Tra le dieci più penalizzate c’è anche NEM, la cui fondazione ha recentemente segnalato dei problemi, arrivando addirittura a rumor di bancarotta.

Insomma, gennaio 2019, ad un anno dal grande crash, segna che chi ha investito con attenzione può riuscire ad ottenere dei risultati importanti dal proprio investimento. Non tutto è negativo, ma si tratta di analizzare i progetti con attenzione.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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