Il tasso di adozione di bitcoin è aumentato del 700% durante gli ultimi 5 anni, passando da 1800 esercizi commerciali che accettano pagamenti in BTC nel 2013 a più di 14mila nel dicembre 2018.
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L’adozione di massa è il “Sacro Graal” di Bitcoin. Infatti, qualora dovesse diffondersi comunemente tra la popolazione, visto il numero limitato di BTC in circolazione il valore di questi potrebbe schizzare alle stelle.
Un buon sistema per cercare di farsi un’idea precisa di come stia procedendo è quello di monitorare nel corso del tempo il numero di esercizi commerciali mappati su CoinMap.org.
Il sito raccoglie e pubblica gli indirizzi di quei negozi o attività commerciali aperte al pubblico, che accettano bitcoin come mezzo di pagamento ed è quindi un indice del tasso di adozione di bitcoin nel mondo.
Ad oggi la mappa mondiale mostra più di 14.000 negozi che dichiarano di accettare BTC, ma cinque anni fa questo numero era sette volte inferiore.
Da inizio dicembre 2013 ad oggi c’è stato un incremento di adozione di bitcoin superiore al 702% del numero degli esercizi commerciali che accettano bitcoin nel mondo: da 1.789 a 14.113 di fine dicembre 2018.
Tra l’altro nel medesimo periodo il prezzo è passato da circa 200 a circa 3.500 dollari, ovvero più di 17 volte tanto, molto di più del 700%.
La mappa mostra che la maggiore concentrazione c’è in Europa e nelle due coste degli USA. Ma sono ben rappresentati anche il Giappone, la Corea del Sud, ed alcune zone del sudamerica.
Proprio il sudamerica è stata la zona con il più elevato incremento negli ultimi 5 anni, in particolare ovviamente in Venezuela, ma anche in Colombia, Ecuador e Brasile.
Ma, a parte l’Africa, sono la Cina ed il sudest asiatico le zone in cui risultano ancora pochissimi negozi che accettano bitcoin.
Certo, da un lato in Cina l’utilizzo di BTC è fortemente ostacolato dal governo, e dall’altro non è detto che CoinMap sia popolare in queste aree, ma qui le prospettive di sviluppo sono a dir poco interessanti.
Anche l’India risulta molto poco coperta, ma anche in questo caso gli ostacoli provenienti da un atteggiamento quantomeno sospettoso del governo locale di certo non aiutano.
Oltre a ciò, il numero delle transazioni giornaliere è tornato a crescere molto, raggiungendo i volumi di metà 2017, di molto superiori ad esempio a quelli di fine 2013. Anzi, dallo scoppio della bolla, a febbraio 2018, quando si erano ridotte molto, sono già quasi raddoppiate.