Secondo un report pubblicato dal sito Diar, vi è una differenza sensibile nelle fee bitcoin a seconda della fase della giornata e del fuso orario in cui avviene la transazione.
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L’analisi effettuata dal Diar mostra che se le transazioni sono effettuate alle tredici UTC, quella che una volta veniva definita “Ora di Greenwich”, le fee di bitcoin costano di più rispetto a quelle effettuate in altri momenti della giornata.
Rispetto ad una transazione effettuata dopo le 18 e fino alle 12 si rischia di pagare anche il doppio di fee.
La fascia fra le 13 e le 15 è la più cara in assoluto, per lo meno per gli inglesi che hanno un fuso orario con uno scarto di un’ora rispetto all’Europa centrale.
Le motivazioni sono probabilmente legate al numero di transazioni che avvengono in quella specifica fascia oraria che corrisponde al primo pomeriggio lavorativo per l’Europa, ma anche al primo mattino sulla East Coast americana.
Evidentemente, anche se il trading può avvenire a qualsiasi ora del giorno, le persone hanno ancora dei cicli giorno/notte non ancora adeguati alla blockchain.