La Consob italiana ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere informazione sulle ICO.
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Si tratta di un Documento per la Discussione dedicato alle ICO e gli scambi crypto che chiede di rispondere a 15 quesiti e di inviare le relative osservazioni tramite il Sistema Integrato per l’Esterno (SIPE) entro il 19 maggio 2019.
I quesiti sono prettamente tecnici, come ad esempio un parere sulla definizione di “cripto-attività” fornita nel documento, e se questa riesca a catturare le specificità rilevanti della cripto-attività.
Il questionario quindi è rivolto ai tecnici del settore, ed i commenti pervenuti saranno resi pubblici al termine della consultazione, salvo espressa richiesta di non divulgazione.
Le crypto vengono definite come:
“registrazioni digitali rappresentative di diritti connessi a investimenti in progetti imprenditoriali”. Tali registrazioni digitali “dovrebbero essere create, conservate e trasferite mediante tecnologie basate su registri distribuiti, alle quali tuttavia occorre riconnettere la capacità di consentire l’identificazione del titolare dei diritti relativi agli investimenti sottostanti e incorporati nella cripto-attività o crypto-asset”.
I quesiti decisamente tecnici denotano da un lato una certa conoscenza del settore, e dall’altro un approccio che pare abbastanza aperto nei confronti di queste novità.
Questi non riguardano solo le definizioni tecniche dei concetti di base, ma anche le piattaforme di scambio e collocamento dei token. Ad esempio, il quesito 7 chiede:
“L’approccio delineato per lo svolgimento delle offerte in sede di nuova emissione di cripto-attività riesce a conciliare le caratteristiche del fenomeno con le esigenze di tutela degli investitori”?
Il quesito 8 aggiunge:
“Si ritiene opportuno, nell’ottica della maggiore tutela degli investitori, stabilire uno stretto collegamento tra l’offerta di cripto-attività di nuova emissione, realizzata per il tramite di piattaforme vigilate, e il loro successivo accesso a un sistema di scambi dedicato soggetto a regolamentazione e vigilanza”?
Alcune domande riguardano addirittura l’infrastruttura tecnologica di base, come la numero 13:
“Quali caratteristiche dovrebbe avere la blockchain al fine garantire un adeguato livello di sicurezza del registro distribuito su cui le cripto-attività vengono registrate e trasferite”?
Non è noto quanto le osservazioni ricevute saranno prese in considerazione per le eventuali nuove normative che potrebbero essere emesse in futuro riguardo le ICO in Italia, ma il fatto che il nuovo Presidente designato di Consob sia Paolo Savona, che vanta una buona esperienza nel settore crypto, lascia sperare che l’atteggiamento dell’agenzia nei confronti di queste innovazioni rimanga aperto così come per ora appare.