Cosmos Hub ha lanciato la propria blockchain Proof of Stake con successo, progetto per la interoperabilità che è diventato operativo lanciando qualche giorno fa la propria mainnet e, soprattutto, ha visto l’80% dei propri slot di validazione occupati, come ha rivelato il settimanale report di Diar.
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Questo ha comportato l’utilizzo sotto forma di stake di token per un valore di circa 300 milioni di dollari, ponendo la blockchain fra quelle di maggior capitalizzazione che utilizzano l’algoritmo Proof of Stake.
Con l’utilizzo dell’algoritmo PoS i validatori, devono vincolare un certo quantitativo di token al nodo per poter svolgere la propria funzione, mostrando così il proprio coinvolgimento con la gestione della blockchain.
Cosmos ha messo a disposizione 100 nodi, di cui 82 sono stati occupati vincolando il 40% dei token in circolazione denominati Atoms. Si prevede che il numero di validatori possa raggiungere il numero di 300 nell’arco di 10 anni, per cui era importante assicurarsi un posto in questa prima fase.
Il diritto di voto spetta ai validatori e presto questi saranno chiamati ad esprimersi sulla possibilità di trasferimento dei token e quindi l’inizio dell’applicazione del protocollo IBC, Intercommunication Blockchain Protocol, che permetterà alle altre blockchain di connettersi al Cosmos Hub, rendendo il progetto completamente operativo.
Ci si attende che i token vincolati aumentino di numero al completamento dell’occupazione dei nodi, di cui ancora 18 sono liberi, per cui il 40% “at stake” ora potrebbe aumentare sensibilmente.
Sono circa 70 i progetti attualmente basati sull’algoritmo PoS, con un impegno medio del 40% dei token all’interno dei processi di validazione. In totale si calcola che il valore vincolato sia pari a circa 4 miliardi di dollari, con EOS che rappresenta, da solo, quasi la metà di questa cifra.
Nel 2019, i colossi delle valute virtuali quali Ethereum e Cardano lanceranno le proprie versioni di algoritmo PoS, vedendo quindi crescere il numero di token vincolati.
Naturalmente questa offerta crescente comporterà una maggiore competizione che materializzerà anche nella diversa resa derivante dalla gestione del nodo.
I rendimenti derivanti dai token vincolati sono molto variabili, passando dal 30% al 3% a seconda della blockchain. Alcuni valori sono veramente importanti e bisognerà vedere se i network riusciranno a mantenerli.