Nelle news di analisi di trading di oggi spiccano sicuramente il prezzo della crypto Dash, insieme a Monero.
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Dash in sole 48 ore mette a segno un prezzo in rialzo di oltre il 25%, 6% su base giornaliera, e scavalca le posizioni della stessa Monero e di Iota, stabilizzandosi in 13° posizione ad un passo da Bitcoin SV (BSV).
La crypto Dash, con il recente rialzo, torna a rivedere i livelli di inizio novembre, con la capitalizzazione totale che sfiora 1 miliardo di dollari.
Monero invece mette a segno un rialzo di +8%.
Dash è stata tra le crypto che ha segnato il movimento rialzista del fine settimana e si è riflessa su Monero. Anche XMR ha beneficiato di un rialzo che oggi la sta portando ad essere addirittura migliore di Dash provando a recuperare il terreno perso.

In queste ore Monero si trova a ridosso della resistenza del massimo raggiunto a fine dicembre, precisamente 60 dollari, area cruciale in un’ottica di medio lungo periodo. La rottura dei 60 dollari per Monero proietterebbe i prezzi in area 66 dollari e poi area 75 dollari.
Dash e Monero beneficiano degli aggiornamenti lanciati negli ultimi giorni sulle proprie mainnet, update che dovrebbero garantire maggiore sicurezza, una caratteristica molto richiesta da parte degli utilizzatori di criptovalute.
Ciò sta portando un riflesso positivo sull’andamento di entrambe, non tanto sotto l’aspetto dell’utilizzo delle stesse, ma per i volumi che ci sono in queste ultime ore negli scambi sugli exchange sudcoreani, con un particolare slancio e interesse per questa parte dell’Asia sempre molto attenta a queste caratteristiche.
Nelle ultime ore si sta facendo notare anche il buon movimento di Iota che sale del 5% e torna a testare l’importante resistenza degli 0,33 dollari, resistenza respinta a inizio anno.
Ci lasciamo alle spalle il primo trimestre positivo dopo oltre un anno. Per trovare una tendenza a tre mesi al rialzo, bisogna risalire al periodo ottobre-dicembre 2017, merito di un mese di marzo che nonostante la bassa volatilità chiude comunque in verde.
Tra tutti i rialzi, su base mensile, risalta il volo di Maximine Coin (MXM) che in un mese mette a segno un rialzo di ben 1.120%, che vale il raddoppio di oltre 10 volte il suo valore dai livelli di inizio marzo. Un rialzo che ricorda gran parte dei movimenti di molti token nel 2017.
Seguoni i valori di Basic Attention Token (BAT) che sale del 75% (oggi + 4,5%), mentre Dash va oltre il 40% su base mensile.

La capitalizzazione totale torna a sfiorare i 150 miliardi di dollari, livelli abbandonati lo scorso novembre. Il market cap segna il record del 2019.
La dominance del bitcoin rimane poco sopra il 50% per pochi centesimi. Anche Ethereum si stabilizza oltre il 10,3%, mentre invece Ripple nonostante il recupero dei 32 centesimi di dollaro, scivola con la capitalizzazione sotto la soglia del 9%, perdendo ulteriore terreno e rivedendo i livelli dello scorso inizio novembre.

Bitcoin News (BTC)
Il movimento rialzista dei prezzi iniziato venerdì mattina è proseguito anche nel corso del fine settimana e nelle prime ore di aprile. I prezzi tornano per la prima volta dopo oltre un mese a mezzo a rivedere area 4.200 dollari, una resistenza cruciale in ottica mensile. Infatti, una rottura e un consolidamento con volumi già dalle prossime ore potrebbe spingere i prezzi di bitcoin a segnare il record dell’anno raggiunto il 24 febbraio a 4.280 dollari.
Una eventuale conferma di queste ipotesi spingerebbe i prezzi in area 4.400 dollari, confermando così un movimento rialzista in linea con un ciclo bimestrale decisamente impostato al rialzo. Il movimento al ribasso inizierebbe a preoccupare solamente con la spinta dei prezzi sotto la soglia dei 3.850 dollari, livello al momento distante e che richiederebbe una flessione del 10% rispetto agli attuali livelli.

Ethereum News (ETH)
Ethereum rispecchia l’andamento di bitcoin con un movimento iniziato venerdì mattina e proseguito nel corso del fine settimana che ha visto spingere i prezzi di Ether a ridosso della trendline ribassista che prende come riferimento i minimi di fine settembre scorso, e precisamente area 145-150 dollari.
A differenza di bitcoin la figura tecnica “flag” sarà decisiva per far capire un andamento e un’eventuale esplosione dei prezzi sopra i livelli del fine settimana a 150 dollari.
La rottura di questa trendline dinamica ribassista spingerebbe i prezzi almeno in area 155, che come evidenziato più volte nelle ultime settimane, è un livello di resistenza statica cruciale in ottica del ciclo a quattro mesi. Una rottura del livello 155 dollari proietterebbe i prezzi a rivedere i massimi di fine febbraio in area 170 dollari.
A 135 dollari si riaprirebbe uno spazio ribassista fino ad area 125 dollari prima e 115 dollari poi.