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Prysmatic: lanciata la terza testnet Ethereum 2.0

Prysmatic Labs ha da poco annunciato che la propria testnet Ethereum 2.0 è ufficialmente in esecuzione ed accessibile da chiunque.

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Ethereum 2.0 si presenterà come una “nuova” blockchain, il che significa che non verrà effettuato un hard fork della mainchain, ma verrà migrato tutto dalla chain principale basata su PoW a quella nuova basata su PoS attraverso l’utilizzo di smart contract one-way.

“La testnet è pubblicamente accessibile e NON si tratta di una simulazione. Forniamo un cluster cloud di nodi che partecipano al meccanismo del consenso ma chiunque può aggiungersi e partecipare al mantenimento della rete”.

Così è possibile leggere in un post su Medium del blog ufficiale della Prysmatic Lab.

Chiunque può ora attivare un nodo Ethereum 2.0 in esecuzione sul client Prysmatic con la possibilità di detenere coin specifici per la testnet.

È possibile trovare le istruzioni dettagliate su come partecipare alla testnet a questo indirizzo web.

Non tutte le funzionalità saranno presenti

All’interno della testnet non tutte le funzionalità saranno presenti. Infatti, principalmente sarà possibile partecipare solamente al consenso distribuito tramite il protocollo Proof of Stake di Casper.

Il tutto funzionerà su una copia clone della rete Ethereum e ovviamente la rete principale non ne sarà minimamente influenzata.

Funzionalità come gli smart contract non sono integrate ma potrebbero essere aggiunte successivamente nelle prossime fasi di test.

In caso di problemi o di riscontri di bug il team invita a riportare gli errori nella sezione Issues sulla pagina Github del progetto.

Gli sviluppatori dedicheranno una parte del loro tempo ad effettuare ogni tipo di attacco per testare la sicurezza della testnet di Prysmatic ed a scovare eventuali bug.

Non è la prima testnet Ethereum 2.0

L’esperimento di utilizzare la testnet 2.0 di Ethreum da parte di Prysmatic non è nuovo in assoluto. Infatti, i nodi ETH 2.0 della testnet Nimbus sono operativi già da fine marzo, mentre i nodi della testnet Lighthouse da inizio aprile di quest’anno.

Il passo successivo sarà quello di provare ad unire i nodi presenti su Lighthouse, Nimbus e Prysmatic sulla stessa blockchain e farli eseguire ed interagire allo stesso momento. Questo sarà probabilmente l’ultimo importante esperimento prima del lancio ufficiale della mainnet.

Michele Porta
Michele Portahttps://www.micheleporta.info/
Ingegnere informatico. Da sempre appassionato di tecnologia, hardware e software. Entra nel mondo delle criptovalute negli ultimi anni imparando a fare trading e studiando gli aspetti tecnologici e implementativi delle principali crypto sul mercato. Spera in un futuro privo di contanti e basato sulla sicurezza garantita dalla blockchain.
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