L’analisi del calo di bitcoin (BTC) delle scorse ore vede la causa principale in un “dito pesante” – un fat finger in gergo – o in un possibile bot impazzito che durante la notte ha inoltrato un ordine da 6.000 bitcoin sull’exchange Bitstamp. Questo, in circa 20 minuti, ha generato il panico e, con un forte movimento ribassista, ha spinto il prezzo di bitcoin a scendere di oltre il 20%, da 8.000 dollari a 6.600 dollari.
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Il tutto si è riflesso poi nei minuti successivi sugli altri exchange e, a valanga, sugli ordini che entravano in automatico e su tutto il resto del settore che da oggi oscilla in deciso territorio negativo, con ribassi per la maggior parte delle coin di oltre il 10%.
È il caso di bitcoin che scende di circa il 10%, ma anche di Ethereum, Ripple, Litecoin, Cardano, Tron, Monero, Dash, Bitcoin SV, Bitcoin Cash, tutte in calo di almeno il 15%, così come Stellar che tra le big 20 è quella che accusa il movimento ribassista più gravoso.

In una giornata così negativa oltre il 90% delle criptovalute è in rosso. Poche quelle che si distinguono al rialzo. Tra le più conosciute ci sono Cosmos (ATOM) e Chainlink (LINK) e Crypto.com Chain (CRO) che riescono a mantenersi degnamente sopra la parità con rialzi compresi tra 3 e 6%.
Nonostante il deciso calo di questo venerdì 17, di solito giorno infausto per il settore finanziario, la settimana si avvia a chiudersi con un saldo positivo per tutte le principali criptovalute. Per trovare il primo saldo rosso settimanale bisogna scendere alla 48° posizione con un saldo negativo di -4% per Bytecoin (BCN).
Mentre i maggiori rialzi della settimana sono stati messi a segno da ETH (+36%), Binance Coin (+27%), bitcoin che sino a ieri riusciva a mantenersi sopra il 30%. Il ribasso delle ultime ore porta BTC ad un saldo settimanale di +15%.
Il ribasso incide sulla capitalizzazione del mercato che scende sotto i 225 miliardi di dollari perdendo oltre 26 miliardi dalla giornata di ieri. Bitcoin conferma la quota di mercato di ieri, poco oltre il 56%. Mentre invece il ribasso delle ultime ore incide sul market cap di Ethereum che va a testare l’11% così come Ripple che scende nuovamente poco sotto la soglia del 7%.

Analisi Bitcoin (BTC): il calo di oggi
Bitcoin dopo aver segnato i suoi massimi degli ultimi 10 mesi a 8.350 dollari, fa retromarcia con un deciso movimento ribassista riportandosi a testare la soglia dei 7.000 dollari. Fortunatamente i volumi al ribasso non indicano particolare panico ma bisognerà capire come si evolverà il fine settimana e se l’evento della notte sarà occasione per tornare ad acquistare in ottica di medio periodo oppure un indizio di una fase ribassista che arriva dopo il deciso movimento che sta caratterizzando BTC dai primi giorni di aprile, con un rialzo che ha raddoppiato le quotazioni in soli 45 giorni.
I livelli di supporto che vanno monitorati con attenzione sono i 6.200 dollari e successivamente la soglia critica dei 5.500 dollari, che in caso di violazione andrebbe a rovinare la costruzione del ciclo bimestrale: qualcosa che non si vedeva dall’autunno 2017.

Analisi Ethereum (ETH)
Ethereum ha aggiornato i massimi degli ultimi mesi e le quotazioni in area 280 dollari, livelli che non si vedevano dallo scorso settembre 2018, il ritracciamento di queste ultime ore porta a testare e cercare di creare una base di consolidamento a 230 dollari.
Un movimento ribassista ha spazio per andare nuovamente a testare l’ex soglia di resistenza psicologica dei 200 dollari. Ethereum tornerà a preoccupare ed annullare quanto fatto nell’ultima settimana con un ribasso che si estendesse oltre i 180 dollari. Sopra questo livello c’è ampio margine di movimento dei prezzi e quindi bisogna continuare a prestare attenzione alla volatilità che potrebbe caratterizzare questo fine settimana.
Ascolta qui il podcast di Federico Izzi in collaborazione con Fintech24: