Quando si ha a che fare con la ricerca dell’identità di Satoshi Nakamoto ci si imbatte sempre in storie fantastiche, leggende e miti ottime per la realizzazione di un film, ma mai prove fisiche e tangibili che possano quanto meno restringere il campo delle ricerche sulla sua persona.
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Questa volta però ci sono troppi elementi, o troppe coincidenze, che lasciano trasparire almeno un piccolo dubbio sull’identità del famoso inventore della blockchain di Bitcoin. Stiamo parlando di Paul Solotshi Calder Le Roux, un uomo di 46 anni, criminale in galera dal 2012.
Solotoshi è il creatore del programma di crittografia E4M e successivamente del programma open source TrueCrypt, programma che in molti sostengono essere usato da parte di Satoshi Nakamoto per bloccare 1 milione di Bitcoin.
Inoltre, altra coincidenza interessante è che il suo nome lo troviamo anche in un documento governativo riguardo a Craig Wright, in particolare nel documento 187, dove si può leggere chiaramente il suo nome.
La storia si complica intorno al 2012 quando il protagonista è stato coinvolto in un traffico di droga e armi e, in Brasile per fare affari con un cartello colombiano, è stato incastrato dagli agenti della DEA sotto copertura. Così sarebbe stato attirato in Liberia, dove gli agenti lo hanno potuto estradare negli USA e lì Solotshi avrebbe scelto di collaborare con le autorità.
Analizzando il contenuto e il linguaggio usato nei suoi post online, si è anche trovata una certa similitudine rispetto ai commenti di Satoshi Nakamoto, dettaglio che non passa inosservato.
Probabilmente si tratta solo di coincidenze, ma di sicuro la storia sull’identità misteriosa di Satoshi Nakamoto fa sempre molto discutere.