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Facebook lancia Study, l’app che vi paga per i vostri dati personali

Facebook ha annunciato Study, una nuova app che consentirà agli utenti di vendere dati relativi al proprio modo di utilizzare lo smartphone. Di fatto si tratta di una profilazione volontaria e pagata.

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L’elenco delle informazioni raccolte da Study è molto ampio. Ad esempio, vengono raccolte informazioni riguardanti le applicazioni installate sul vostro telefono, il tempo impiegano su ogni app, le attività o le funzioni delle app che vengono considerate più utili, il Paese di provenienza dell’utente e il tipo di dispositivo di network utilizzato. Importante sottolineare che l’applicazione non raccoglie ID, password o qualsiasi altra informazione strettamente personale contenuta nello smartphone (foto, video o messaggi).
Inoltre, le informazioni raccolte non verranno vendute a società esterne, né utilizzate per targettizzare pubblicità, né rese pubbliche in alcun modo.

Facebook Study: compenso economico per i vostri dati

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Grazie a Study il gruppo di Menlo Park potrà indagare a fondo il rapporto tra gli utenti e le app, arrivando a comprendere meglio le esigenze della community così da poter migliorare il servizio offerto.

Per quanto riguarda il compenso economico Facebook non ha ancora  fornito dettagli precisi. È noto però che il sistema di premi sarà gestito dall’azienda statunitense Applause. Sicuramente sarebbe una scelta innovativa se l’azienda decidesse di pagare gli utenti mediante Globalcoin, la crypto su cui è al lavoro Facebook.

Si tratterà molto probabilmente di una stablecoin, cioè di una valuta ancorata al dollaro americano o, più presumibilmente, ad un paniere di valute fiat tradizionali.

Tornando a Study l’app è attualmente presente solo nel Play Store di Stati Uniti e India, e non si sa ancora quando arriverà nel vecchio continente. Il servizio è destinato solo ai maggiorenni e potrà essere usata anche se non siete utenti di Facebook.

Matteo Gatti
Matteo Gatti
Ingegnere informatico appassionato di tecnologia e di tutto ciò che vi ruota attorno. Segue con interesse il mondo delle criptovalute e lo sviluppo della tecnologia Blockchain. Scrive anche di Linux su LFFL.
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