Chainlink oggi vola, prima fra tutte, con un rialzo del prezzo di oltre il 35%. Il merito è dovuto ovviamente alla notizia di oggi secondo la quale la rete Chainlink sarà integrata nel progetto cloud di Google.
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La notizia di oggi mette benzina al prezzo di Chainlink e si potrebbe riflettere sulle altcoin e il resto del settore.
Il 70% delle prime 100 criptovalute sono in territorio negativo e in particolare se andiamo ad osservare le prime 25 maggiori capitalizzate, solamente 4 si distinguono per il segno verde. Sembrerebbe prevalere una tendenza al ribasso.
Mentre invece così poi non è, perché se osserviamo la capitalizzazione è in aumento dai livelli di ieri. Tra le prime 4 crypto che sono in territorio positivo ci sono bitcoin e Bitcoin Cash con una salita poco sopra il 2,6%. ZCash sale dell’1,7%.
In negativo invece c’è Aurora (AOA) che dopo il movimento al rialzo di oltre il 50% di ieri, oggi annulla quasi tutto l’ultimo guadagno e si posiziona come la peggiore di giornata con un crollo che sfiora appunto il 50%.
Tra i segni negativi di giornata anche se non tra i peggiori, ci sono Binance Coin, Enjin Coin e BitTorrent a -6%. Per BNB il movimento è giustificato: dopo aver aggiornato i massimi storici assoluti nella giornata di ieri con un rialzo che lo ha spinto oltre il 36,5 dollari sono iniziate le prese di beneficio e tecnicamente un pericolo doppio massimo che dovrà essere confermato nelle prossime ore.
Negativo di giornata, anche se dalle scorse ore il ritracciamento più contenuto, è Litecoin (LTC) che oggi continua a scendere del -2%. Dopo aver toccato i 140 dollari sono iniziate le prese di beneficio per una fase ribassista di breve periodo.
Il market cap sfiora i 265 miliardi di dollari, poco sopra i livelli di ieri pomeriggio. Il rialzo di bitcoin lo porta ad aumentare la dominance che sale al 56%. Invariate Ethereum e Ripple.
Summary
Bitcoin (BTC): il prezzo di oggi
Bitcoin prova a sfondare gli 8.250 dollari. Bisognerà attendere l’evoluzione del fine settimana. Un’eventuale estensione rialzista e una conferma dei livelli sopra gli 8.350 o meglio ancora 8.550 dollari eliminerebbero l’ipotesi di un testa e spalla ribassista.
La realizzazione ci sarebbe con prezzi sotto soglia 7.600 o con un’ulteriore affondo sotto soglia 7.500 dollari. Per questo bisogna fare molta attenzione perché il rischio è che si generi una speculazione al ribasso.
Ethereum (ETH): il prezzo di oggi
Ethereum invece non segue l’impostazione del bitcoin e si avvalora con il passare delle ore l’ipotesi del testa e spalle ribassista. Per ETH è necessario nel fine settimana attendere la spinta sopra i 265 dollari e poi un attacco a 285 dollari, verso i massimi del 2019.
In caso contrario, per Ethereum diventa necessaria la tenuta dei 230 dollari. In caso di violazione oltre al testa e spalle ribassista ci sarebbe a favore dell’orso un’assenza di supporti sino ad area 200 dollari.
Un allungo che potrebbe rendere vita difficile all’attuale struttura rialzista presente oramai da inizio febbraio e che si è realizzata con l’allungo forte e importante della metà di maggio che vede i prezzi aver recuperato oltre il 50% del valore.
Ascolta qui il podcast di Federico Izzi in collaborazione con Fintech24: