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Transazioni illegali di Bitcoin in netto calo: meno dell’1%

Secondo Chainalysis, società di ricerca blockchain, il numero totale di transazioni bitcoin legate ad attività illegali è in netto calo.

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Le attività illegali, infatti, hanno rappresentato meno dell’1% di tutte le attività di bitcoin registrate finora in questo 2019.

Dato in netta diminuzione rispetto al 2012

Si tratta di un dato significativo in quanto è in netta diminuzione dal 7% che si registrava nel 2012 secondo le dichiarazioni di Hannah Curtis, senior product manager dei dati di Chainalysis.

Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica. Infatti, bitcoin nei mercati illegali online è in realtà ancora molto utilizzato. Circa 515 milioni di dollari in bitcoin sarebbero già stati spesi attraverso transazioni illecite quest’anno sul dark web.

Secondo alcuni numeri preliminari, basati su dati raccolti da 20 fornitori di servizi commerciali, nel gennaio 2019 sono stati spesi più di 32.300 BTC, ovvero il 47% in più rispetto a gennaio dell’anno precedente.

Gli stessi dati preliminari mostrano anche che il controvalore in USD dei bitcoin ricevuti a gennaio 2019 è diminuito del 70%. Questo ovviamente a causa del crollo esponenziale del prezzo avvenuto ad inizio 2018.

Chainalysis stima di rilasciare dati più precisi durante l’estate.

Financial Action Task Force

Nel frattempo, il Financial Action Task Force (FATF), un organismo multi-governativo che definisce gli standard globali in materia di antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo, sta cercando di regolarizzare maggiormente tutto il business legato alle criptovalute.

In base a nuove misure, ai fornitori di servizi di asset virtuali sarà richiesto di implementare gli stessi requisiti AML / CFT delle istituzioni finanziarie tradizionali.

All’interno del report di Chainalysis è possibile leggere:

“Questo avrà un impatto importante sul settore delle criptovalute: la guida del FATF rappresenta il primo grande passo verso la chiarezza normativa globale. A lungo termine, questa guida normativa formalizzerà le migliori pratiche AML / CFT e aiuterà il settore della criptovaluta a maturare e raggiungere un’adozione più diffusa.”

Michele Porta
Michele Portahttps://www.micheleporta.info/
Ingegnere informatico. Da sempre appassionato di tecnologia, hardware e software. Entra nel mondo delle criptovalute negli ultimi anni imparando a fare trading e studiando gli aspetti tecnologici e implementativi delle principali crypto sul mercato. Spera in un futuro privo di contanti e basato sulla sicurezza garantita dalla blockchain.
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