La piattaforma blockchain pubblica ed open source Qtum ha quindi lanciato una versione di prova degli atomic swap utilizzando questa funzionalità offerta da Beam. In questo modo saranno consentite transazioni cross-chain sicure tra le due valute, in modalità trustless, ovvero senza dover fare affidamento su terze parti.
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Per ottenere ciò, Beam utilizza gli Hashed Timelock Contracts (HTLC) in modo da evitare frodi durante il completamento delle transazioni cross-chain. Utilizzando HTLC, infatti, ogni transazione viene bloccata fino a quando non vengono soddisfatte tutte le condizioni per far sì che possa essere considerata sicura e correttamente avvenuta. Così si elimina completamente la necessità di dover ricorrere ad approvazioni di terze parti.
Il CIO di Qtum, Miguel Palencia, ha dichiarato:
“Essendo una blockchain pubblica focalizzata sull’innovazione tecnica, Qtum ha la reputazione di promuovere lo sviluppo e l’applicazione della tecnologia blockchain che garantisce sicurezza e scalabilità. Abbiamo riscontrato un grande successo con la nostra integrazione degli atomic swap con bitcoin a gennaio e vogliamo continuare ad espandere l’interoperabilità con un’altra criptovaluta che la comunità di Qtum ammira: Beam”.
Il CEO di Beam, Alexander Zaidelson, ha aggiunto:
“La promessa originale delle criptovalute è quella di consentire agli utenti la piena sovranità dei loro soldi senza la necessità di intermediari. La tecnologia degli atomic swap consente proprio questo. Grazie alla nostra forte collaborazione con Qtum, forniamo ai nostri utenti un modo per scambiare senza problemi Qtum con Beam senza coinvolgere terze parti, rimuovendo il rischio della custodia”.