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Binance hack: i bitcoin rubati convertiti in valuta fiat

Negli ultimi giorni i malviventi responsabili dell’hack di Binance hanno effettuato una serie di transazioni verso alcuni exchange per convertire i bitcoin rubati in valuta fiat.

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Lo scorso 7 maggio 2019 il noto exchange Binance è stato vittima di un importante attacco hacker, mediante il quale sono stati sottratti ben 7mila bitcoin. Dopo l’hack di Binance, l’azienda Coinfirm ha subito posto sotto osservazione l’indirizzo a cui sono stati inizialmente mandati i bitcoin trafugati.

I primi movimenti erano avvenuti già poche ore dopo il furto, con una prima suddivisione delle monete in decine se non centinaia di address diversi.

Nonostante l’ammontare del furto si sia rivelato piuttosto ingente, Binance è riuscito comunque a coprire tutte le perdite utilizzando i fondi appartenenti al programma SAFU.

Binance Hack: gli hacker stanno convertendo i bitcoin in valuta fiat

Osservando i dati riportati da Coinfirm inerente al Binance Hack, negli ultimi giorni sono state effettuate diverse transazioni di frazioni di bitcoin verso alcuni degli exchange più noti.

Binance Hack Bitcoin valuta fiat

Tra di essi, figurerebbero anche Bitfinex, BitMex ed anche Binance stesso. Coinfirm ha stilato una lista della quantità di bitcoin inviata su ciascun exchange e, presumibilmente, liquidata in valuta fiat:

  • Bitfinex: 0,7934 BTC
  • Binance: 0,4294 BTC
  • Bitmex: 0,0022 BTC
  • KuCoin: 0,0713 BTC
  • Kuna: 0,2482 BTC
  • Bitmarket: 0,2560 BTC
  • Crypterra: 0,0072 BTC
  • Bitcoin.de: 0,0007 BTC
  • WazirX: 0,0003 BTC

Come è possibile notare, si tratta di cifre piuttosto piccole, di poco inferiori ad un totale di 21mila dollari. 

Il motivo è piuttosto semplice: per cifre contenute i suddetti exchange non richiedono il KYC. Tuttavia va fatto notare che per prelevare valuta fiat è comunque necessario fornire i propri dati personali. 

Gli organizzatori dell’hack di Binance dunque, potrebbero aver semplicemente mandato tali fondi sui principali exchange per convertire bitcoin in altre criptovalute non rintracciabili, quali monero e zcash, così da effettuare un ulteriore mixing non individuabile e prelevare dunque i fondi in valuta fiat su altre piattaforme.

Emanuele Pagliari
Emanuele Pagliarihttps://www.emanuelepagliari.it/
Ingegnere delle telecomunicazioni appassionato di tecnologia. La sua avventura nel mondo del blogging è iniziata su GizChina.it nel 2014 per poi proseguire su LFFL.org e GizBlog.it. Emanuele è nel mondo delle criptovalute come miner dal 2013 ed ad oggi segue gli aspetti tecnici legati alla blockchain, crittografia e dApp, anche per applicazioni nell'ambito dell'Internet of Things
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