Durante lo scorso weekend il mercato crypto ha assistito a movimenti rivolti a testare i livelli di supporto delle altcoin, le quali continuano a soffrire il dominio di bitcoin che è tornato a toccare il 70% di dominance, il livello più alto dal marzo del 2017.

Con una netta diminuzione degli scambi che scendono sotto i 65 miliardi di dollari su base giornaliera – si tratta del livello più basso degli ultimi due mesi – è evidente che gli investitori preferiscono le spiagge, ma sempre con un occhio rivolto ai movimenti del mercato crypto.

Sempre durante lo scorso weekend abbiamo assistito alle oscillazioni a doppia cifra di alcune delle maggiori altcoin, in particolare Chainlink (LINK) che, dopo aver segnato un ribasso di circa il 60% dai top raggiunti alla fine di giugno, cerca di rimediare recuperando il 10% e raggiungendo i 2,5 dollari.

Lo stesso vale per Cosmos (ATOM) che ha toccato i suoi minimi dal lancio avvenuto ad aprile arrivando a testare i 3 dollari e che ora prova a recuperare i 3,5 dollari, cercando di invertire la tendenza decisamente ribassista che dai top di fine giugno accusa una perdita del valore di circa il 60%. Il rimbalzo di questi ultimi 3 giorni permette a Cosmos di recuperare il 20%, ritornando a 3,5 dollari.
Storia diversa invece per Iota (MIOTA) che affonda e continua a muoversi nelle paludi dei minimi del 2019, oscillando pericolosamente intorno ai 25 centesimi di dollaro.

Ripple (XRP), terza in classifica per capitalizzazione, ondeggia pericolosamente sotto i 30 centesimi di dollaro con un andamento che sembra snobbare la petizione che ha raccolto circa un migliaio di firme e che sollecita Ripple Labs a non continuare la svendita dei suoi token di proprietà a discapito degli investitori. Al contrario di molte altre altcoin, compreso bitcoin, il valore di Ripple oscilla ai minimi degli ultimi 10 mesi.

Binance Coin (BNB), nonostante il movimento regressivo avvenuto a luglio, in questi ultimi giorni prova a risalire la china recuperando i 30 dollari. È uno dei maggiori rialzi della settimana con un recupero del 15%.
Il rialzo che ha permesso a Binance Coin di recuperare tra il 15 e il 20% permette alla crypto anche di arrivare ad un passo dalla 5° posizione occupata da litecoin. Tra le due c’è ora una differenza di capitalizzazione di circa 800 milioni di dollari.
Litecoin (LTC) in queste ultime ore oscilla a circa 85 dollari, accusando il colpo dopo l’halving che per molti doveva invece essere occasione di riscatto: LTC non riesce però a mantenere quota 100 dollari, il livello segnato il giorno dell’halving di lunedì scorso.
I movimenti del mercato portano la capitalizzazione del settore crypto a scivolare sotto i 300 miliardi di dollari, con le altcoin che subiscono la forza di bitcoin. La dominance di BTC rimane sui massimi degli ultimi giorni, aggrappata al 69% di dominance.
Questo continua a far soffrire sia Ethereum che si mantiene sopra il 7,7% di dominance, sia Ripple che nonostante le difficoltà e una giornata che vede i prezzi di XRP oscillare intorno all parità, rimane attorno al 4,5% di quota di mercato.

Il movimento di bitcoin (BTC)
Bitcoin da circa una settimana evidenzia come area 11.500 dollari sia un livello spartiacque nel breve periodo non dando segnali di debolezza nonostante il periodo incerto del fine settimana, con i prezzi che hanno testato il livello di supporto del breve periodi di 11.200 dollari.
Per il prezzo di bitcoin è importante spingersi oltre la soglia dei 12.000 dollari, più volte testata la scorsa settimana senza particolare successo. Se ciò non avvenisse è importante per il prezzo non scendere sotto i 10.800 dollari.
Considerati i bassi volumi, si rischiano speculazioni intraday che spingerebbero i prezzi a testare la trendline dinamica partita dai minimi di inizio aprile e che passa per 10.200-10.000 dollari.

I movimenti di ethereum (ETH)
Nel fine settimana il prezzo di ethereum è andato a tuffarsi poco sotto la trendline dinamica dei 205 dollari, puntando alla soglia psicologica dei 200 dollari, dove si è assistito a ricoperture che hanno portato i prezzi poco oltre i 210 dollari.
Continua ad essere valido il trend rialzista, nonostante questa rottura e nonostante il passare delle ore faccia sempre più scricchiolare la possibilità di una tendenza che si sarebbe dovuta innescare la scorsa settimana in linea con il nuovo ciclo mensile.
Questa ipotesi non sembra confermata in quanto il primo segnale a supporto sarebbe il ritorno da parte dei prezzi con un deciso balzo a 235 dollari. Al contrario, se i prezzi nelle prossime ore dovessero tornare sotto i 205-200 dollari, tornerebbe per Ethereum una nuova fase di debolezza.