In una giornata per lo più negativa per il settore delle criptovalute bitcoin perde valore e rompe il livello di supporto psicologico degli 11.000 dollari.

Oggi osserviamo una prevalenza di segni negativi per oltre il 70% delle prime 100 criptovalute. Tra le prime 10 emergono solamente i segni verdi di Bitcoin Cash (BCH) e Bitcoin Satoshi Vision (BSV), con rialzi superiori al 3%, in netta controtendenza rispetto a bitcoin che in queste ultime ore perde oltre il 6%. Bitcoin si spinge sotto quota psicologica degli 11.000 dollari e sotto quella tecnica dei 10.800-10.600 dollari, livello cruciale di supporto in ottica mensile.
Per bitcoin agosto si conferma un mese decisamente volatile, come lo scorso anno si arriva a ferragosto con una discesa che dai massimi di 8 giorni fa, vede i prezzi perdere circa il 15% del valore. Questo grava su tutto il settore. Anche Ethereum, Ripple e Litecoin scendono, perdendo oltre l’1%.

Solo Bitcoin Cash fa eccezione e consolida la 4° posizione nella classifica delle maggiori capitalizzate.
Tra le migliori di giornata, oltre a Bitcoin Cash, si evidenzia una controtendenza da parte di Chainlink (LINK) che dopo oltre 10 giorni recupera i 2,5 dollari.

Chainlink oggi è sul terzo gradino del podio con un +7%. La migliore della giornata invece, di riflesso con gli altri fork di bitcoin, è Bitcoin Gold (BTG), che mette a segno il maggiore rialzo tra le prime 100 con un +15%.
Dalla parte opposta, i ribassi che attirano più attenzione sono quelli di Monero (XMR). Nei giorni scorsi è stata l’unica a seguire il trend rialzista di bitcoin, oggi scende del 7% dai livelli di ieri mattina. Si fa notare anche Ren (REN) che perde il 10%, attestandosi tra le peggiori della giornata. Infine, Zilliqa (ZIL) continua la sua pesante fase ribassista e oggi aggiunge un altro -6% a conferma del trend che la sta caratterizzando dallo scorso metà giugno. Due mesi di ribassi che le costano una perdita del 70% del proprio valore. Un segnale molto pericoloso per questo token che è stato abbandonato anche dal suo fondatore.
La discesa riporta nuovamente il market cap a toccare i 280 miliardi di dollari, livelli che non si registravano dall’inizio del mese. Nonostante l’arretramento di queste ore, la dominance del bitcoin rimane sopra il 67%. Dallo scorso metà di luglio, quindi da oltre un mese, bitcoin riesce a consolidare la sua quota di mercato oltre il 65%. Ethereum recupera l’8% della quota di mercato, mentre Ripple recupera qualche decimale e si riporta al 4,5%.
Continua a perdurare la bassa volatilità del settore che in questi giorni ha visto crollare sotto il 4% la media delle oscillazioni dell’ultimo mese, circa la metà di quanto raggiunto alla metà di luglio quando la volatilità era risalita a sfiorare il 7%. Si tratta del livello più alto dal febbraio del 2018. Questo ha attirato l’attenzione degli Orsi che da ieri prendono nuovamente il pallino in mano e colorano di rosso la maggior parte delle criptovalute.
Ma quello che al momento più crea particolare attrito è l’indice della paura e avidità che con i ribassi di queste ultime 24 ore sprofonda ai livelli più bassi dell’anno. La fiducia in queste ore scende a toccare gli 11 punti su una scala da 0 a 100, il livello più basso che non si registrava da dicembre 2018.
Il ribasso delle ultime ore è accompagnato da un aumento dei volumi che salgono del 20% oltre la media dell’ultima settimana. Tra gli scambi più elevati si fa notare Bitcoin Cash che risulta essere la 4° criptovaluta più scambiata nelle ultime 24 ore, con circa il 4% del totale movimentato, alle spalle di Litecoin, Ethereum e bitcoin. BTC nelle ultime 24 ore ha scambiato 6 miliardi di dollari, facendo salire la media degli scambi oltre il livello delle ultime due settimane.

Bitcoin (BTC) perde valore
Bitcoin arretra e perde valore. Con la rottura del supporto dei 10.800 dollari, supporto che fino a metà luglio era ex resistenza, vede il prossimo target di un possibile test da parte dei prezzi nelle prossime ore in area 10.200-10.000 dollari. Il livello più importante sotto l’aspetto tecnico sono i 9.800 dollari. In caso di rottura di questo supporto in ottica mensile, i prezzi potrebbero essere aggrediti da ulteriore speculazione e non è da escludere il ritorno in area 9.500 dollari, livelli abbandonati alla fine di luglio.
Al rialzo in questo contesto è necessario arrivare a 12.000 punti, che sembrano essere un livello ormai abbandonato in ottica settimanale, anche in virtù del fallimento della rottura dovuta a una mancanza di acquisti. Questo non ha fatto altro che attirare l’attenzione degli Orsi tornati all’attacco.

Ethereum (ETH)
Ethereum si trova a battagliare con un livello di supporto dei 205 dollari, livello dove passano importanti livelli tecnici per quanto riguarda i valori di ritracciamento di Fibonacci, sostenuti anche dall’incontro della trendline dinamica che sostiene l’andamento rialzista di Ethereum iniziato dai primi giorni di febbraio.
Per Ethereum la scarsa volatilità e la mancanza di swing in ottica anche intraday indicano in questo momento una tendenza laterale che conferma i livelli di resistenza e rottura al rialzo in area 225-235 dollari, mentre al ribasso area 200 dollari è un livello psicologico, in ottica tecnica è area 190 dollari.