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Ethereum: cosa sono gli smart contract su blockchain

Come funzionano gli smart contract? Cosa sono? Se ne sente parlare quotidianamente in ambito blockchain. Gli smart contract sono dei veri e propri software basati sulla blockchain. Sono di fatto un un sistema peer-to-peer che distribuisce i dati tra tutti gli utenti presenti nella rete. La principale piattaforma che permette la creazione di smart contract è Ethereum.

L’obiettivo di questi contratti intelligenti è andare a semplificare la burocrazia tutelando le parti coinvolte garantendo l’integrità dei dati e delle informazioni. Uno smart contract si basa su condizioni e clausole: un contratto si attiva quando le situazioni reali corrispondono alle clausole e alle condizioni predefinite.

Il contratto funziona in modo automatico, senza la necessità di intermediari umani. Sono molteplici i vantaggi di questa soluzione ed è possibile individuarne alcuni chiave:

  • Indipendenza: non servono intermediari;
  • Risparmio: abbassamento dei costi;
  • Sicurezza: immuni agli attacchi, protetti da crittografia;
  • Precisione: evitano gli errori.

Smart contract su Ethereum

Ethereum, che ha da poco spento la quinta candelina, è diventata la blockchain di riferimento per la creazione di smart contract che ad oggi sono oltre 200mila.

Da rilevare anche le numerose piattaforme e servizi che sono stati creati per facilitare lo sviluppo di applicazioni per il network di Buterin. Non solo, sono milioni le ICO e token non fungibili, i cosiddetti ERC721.

Ether è l’unità di misura virtuale della moneta e funge sia da criptovaluta che da generatore di potenza. Gli smart contract, per funzionare, devono necessariamente pagare l’uso della potenza di calcolo della rete attraverso questa moneta virtuale.

Ethereum non è unicamente una rete per il trasferimento di valore, come ad esempio bitcoin, ma un network che permette di far girare dei contratti specifici. Essi possono essere utilizzati in modalità sicura per effettuare numerose operazioni: finanziarie, registrazione di domini, sistemi elettorali, crowdfounding e molto altro.

Ciò che rende veramente straordinario Ethereum è la sua capacità di notarizzare lo stato di una macchina virtuale. Grazie ad Ethereum, attraverso un linguaggio di programmazione dalla sintassi simile ai più comuni linguaggi, è possibile accedere ad una macchina virtuale che li esegue manutenuta dalla rete stessa.

La rete ne fotografa lo stato nel tempo sulla blockchain di Ethereum. In questo modo è possibile controllare sempre la corretta esecuzione del contratto fra le parti. Ethereum permette quindi di fare contratti zero trust che bitcoin non può proporre.

Gli smart contract non sono ovviamente privi di problemi. Cosa succede in caso di un bug? In che modo dovrebbero agire gli stati e i governi per regolamentare questo tipo di contratti? Dovrebbero essere tassati?

In caso di un errore un contratto tradizionale può essere cancellato in tribunale mentre la blockchain pone uno scenario diverso e il contratto viene eseguito a prescindere. Ovviamente ci sono esperti e sviluppatori che provano a fornire delle soluzioni: questa tecnologia è in continua evoluzione.

Matteo Gatti
Matteo Gatti
Ingegnere informatico appassionato di tecnologia e di tutto ciò che vi ruota attorno. Segue con interesse il mondo delle criptovalute e lo sviluppo della tecnologia Blockchain. Scrive anche di Linux su LFFL.
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