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Cos’è Tezos (XTZ), come funziona e dove comprarlo

Tezos (XTZ) è una criptovaluta molto interessante che si trova attualmente in diciannovesima posizione per capitalizzazione di mercato, secondo CoinMarketCap. In questo articolo verrà mostrato cos’è Tezos, come funziona e dove comprarlo all’interno dei vari mercati.

Cos’è Tezos (XTZ)

Il sito web ufficiale spiega brevemente come funziona Tezos (XTZ):

“Tezos è una blockchain decentralizzata in grado di autogovernarsi e aumentare drasticamente la sicurezza di quegli smart contract che sono più sensibili in termini finanziari.”

Si tratta dunque di una vera e propria piattaforma per lo sviluppo di smart contract, un po’ come Ethereum. Una rete distribuita collegata ad un token, chiamato Tez (XTZ). Niente Proof of Work né mining, i possessori dei token sono in grado di ricevere le famose ricompense semplicemente prendendo parte al meccanismo di Delegated Proof of Stake che governa il network.

Ma cos’è Tezos (XTZ) e come funziona?

Il meccanismo di consenso che viene raggiunto all’interno della rete si chiama Liquid Proof of Stake, ed è una sorta di Delegated Proof of Stake (dPOS). La differenza sostanziale tra il semplice Proof of Stake (POS) e il Delegated Proof of Stake (dPOS) sta nel fatto che nel primo caso la conferma di una transazione deve coinvolgere tutto il network, mentre nel secondo caso vi sono i delegati, figure elette all’interno della rete che avranno il compito di dover, appunto, confermare le transazioni.

Chiaramente i possessori di token in maggiore quantità saranno anche in grado di avere un peso decisionale più elevato nel momento della votazione, come spiegato nel nostro approfondimento.

Il blockchain protocol di Tezos (XTZ) è suddiviso in tre livelli differenti:

  • Network protocol: il protocollo di rete responsabile della trasmissione delle informazioni da parte dei nodi;
  • Transaction procotol: il layer che definisce il sistema di transazioni di Tezos;
  • Consensus protocol: ciò che è stato spiegato prima, il modello di consenso del network.

Ci sono due tipologie di account all’interno della rete:

  • Implicit Account: sono i più comuni. Hanno solamente un proprietario ed un balance e non possono in alcun modo avere dei delegati;
  • Originated Account: sono quelli più complessi che consentono diverse operazioni, dalla creazione degli smart contract alla possibilità di avere dei delegati per il dPOS.

I problemi della ICO di XTZ e del team

Lo sviluppo di questo progetto è iniziato nel lontano 2014 e il 1 luglio del 2017 è partita la ICO che ha raccolto una cifra record di 232 milioni di dollari in sole due settimane, senza dubbio uno dei più grandi investimenti nella storia delle criptovalute.

Dopo questo avvenimento sorsero i primi problemi quando il proprietario dei diritti intellettuali di Tezos, Arthur Breitman e Kathleen Breitman, ebbero una discussione con il fondatore e presidente Johann Gevers.

Problemi che ritardarono parecchio il lancio della piattaforma, dal momento che a marzo 2018 non vi era ancora nulla di concreto. Successivamente vi furono altre dispute legali, create anche dagli investitori nei confronti della società che chiedevano rimborsi per le cifre sborsate durante la ICO.

Proprio questi investitori, nel febbraio del 2018, ottennero ciò che volevano: le dimissioni spontanee di due membri del consiglio di amministrazione che vennero presto sostituiti.

Tezos (XTZ): dove comprarlo

Ecco la lista delle piattaforma principali dove Tezos (XTZ) può essere acquistato:

  • BitMax;
  • CoinEx;
  • HitBTC;
  • Coinbase Pro;
  • Kraken;
  • Huobi;
  • Bitfinex;
  • Gate.io;
  • KuCoin;
  • Coinone.

Tante altre piattaforme sono disponibili a questo indirizzo. Dal momento che si tratta di una criptovaluta molto famosa, Tezos è presente in numerosissimi exchange e il dove comprarlo rimane sono una scelta personale sulle preferenze delle diverse piattaforme.

Tezos (XTZ) ha raggiunto il suo ATH (all time high) il 17 dicembre del 2017 quando è arrivato a valere 12.19 $, mentre ora il prezzo del token si aggira sugli 1.02 $. Un risultato, tutto sommato, non pessimo, contando sul fatto che a dicembre 2018 valeva 0.38 $ e che vi sono tante altre criptovalute che hanno perso molto più valore rispetto a XTZ.

Stefano Cavalli
Stefano Cavallihttp://www.stefanocavalli.it
Nato a Parma, classe '92. Laureato in Ingegneria Informatica Elettronica e delle Telecomunicazioni all'Università degli Studi di Parma. Appassionato da anni in tecnologia Blockchain, economia decentralizzata e criptovalute. Esperto in Web-Development & Software-Development.
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