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Verizon: nuovo brevetto per le SIM virtuali su Blockchain

Verizon, il gigante statunitense delle telecomunicazioni, ha registrato un brevetto presso lo US Patent and Trademark Office degli Stati Uniti in cui mostra come è possibile creare delle SIM virtuali grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain.

Non è la prima volta in assoluto che Verizon fa il suo ingresso nel settore blockchain. Già a fine luglio aveva annunciato sul proprio sito web, nella sezione Jobs Vacancies, l’interesse nel voler assumere specialisti qualificati in questo ambito, in particolare è interessata ai cosiddetti Blockchain Engineers.

Insieme a questo annuncio, la compagnia ha fatto sapere che era intenzionata a sviluppare un proprio network distribuito con differenti use case. Prima ancora, a febbraio 2019, un’annuncio mostrò come Verizon volesse intraprendere la strada dello sviluppo di una blockchain sfruttando la tecnologia di Guardtime.

Il 10 settembre, l’ufficio di competenza negli Stati Uniti, ha registrato un nuovo brevetto denominato “System and method for virtual SIM card”.

L’abstract del documento spiega:

“Viene fornito un metodo per utilizzare i dati dei dispositivi attraverso un certificato vSIM per i servizi di rete. Verizon fornisce strumenti per registrare su blockchain e aggiornare i dati grazie alle SIM virtuali. Inoltre, le vSIM possono essere recuperate e utilizzate da diversi dispositivi associati allo stesso account oppure, in alternativa, si potranno perfino concedere in prestito.”

Lo scopo è dunque quello di sostituire la SIM fisica per poterne creare una virtuale. Il dispositivo crea dei record sulla blockchain che includono sia un certificato vSIM, per i servizi di rete, sia l’IMSI (International Mobile Subscriber Identity), un numero identificativo di ogni utente in un determinato network.

Verizon la chiama “Blockchain vSIM” e si tratta di una rete di consenso distribuito in cui i nodi sono in grado di mantenere sempre una copia aggiornata di tutti i dati in una struttura ad albero crittografata. Non è chiaro, tuttavia, se Verizon, insieme a queste vSIM, rappresenterà il futuro del mobile e uno use case tangibile della tecnologia blockchain.

Stefano Cavalli
Stefano Cavallihttp://www.stefanocavalli.it
Nato a Parma, classe '92. Laureato in Ingegneria Informatica Elettronica e delle Telecomunicazioni all'Università degli Studi di Parma. Appassionato da anni in tecnologia Blockchain, economia decentralizzata e criptovalute. Esperto in Web-Development & Software-Development.
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