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Sirin Labs: blockchain mobile per Finney, lo smartphone inviolabile

Il mondo delle startup è in continua evoluzione. Ogni giorno nascono nuove idee, pensieri, ambizioni, e tante sono le persone che vogliono mettersi in gioco per realizzare il proprio sogno. Anche Sirin Labs appartiene a questa realtà, grazie ai prodotti della gamma Finney. Ecco come è nata e di che cosa si occupa questa azienda.

Nel 2013 l’investitore Kenges Rakishev, uno dei co-fondatori di Sirin Labs, è stato vittima di un hacking portato a termine sul proprio telefono. Nasce dunque l’idea di voler realizzare un dispositivo mobile impenetrabile che possa garantire un alto livello di sicurezza senza dover rinunciare all’utilizzo di internet.

Kenges condivide l’idea con Hogeg (un altro co-fondatore) e con Tall Cohen (che ricopre la carica di CEO). Nasce dunque Sirin Labs, startup di origini israeliane ma con sede legale in Svizzera e sede operativa a Londra.

Sirin Labs: blockchain mobile e sicurezza

Il whitepaper del progetto dice che:

“L’attuale generazione di dispositivi intelligenti compromette la sicurezza dell’utente. Riteniamo che l’economia digitale del futuro non possa tollerare questo compromesso: l’architettura dei dispositivi richiede un cambiamento radicale che consenta un alto livello di sicurezza, mantenendo al contempo un’esperienza utente eccellente.
I dispositivi FINNEY sono i primi smartphone progettati per resistere a consistenti attacchi informatici. Godono della funzionalità del sistema operativo Android, oltre ad una suite di servizi di sicurezza informatica.”

Solarin, lo smartphone ultra-sicuro di Sirin Labs, è un dispositivo privo di sistemi centralizzati, in grado di fornire transazioni rapide a costi molto bassi, si basa sul sistema operativo open source di Sirin Labs: Sirin OS, progettato inizialmente per supportare molte applicazioni blockchain, come ad esempio un wallet, ma anche comunicazioni crittografate ed un ecosistema di condivisione delle risorse per i pagamenti peer-to-peer supportati dal token SRN.

In questo video gli sviluppatori di Finney mostrano la sicurezza di questo protocollo e la possibilità di ricaricare la batteria di un altro smartphone utilizzandone un altro connesso via cavo, in cambio di alcuni Sirin Labs token (SRN):

I dispositivi Finney vengono protetti da attacchi informatici grazie ad una struttura multilayer: dall’hardware attraverso il sistema operativo a basso livello, fino al livello applicativo. Il livello di protezione è sviluppato su un sistema di apprendimento automatico in grado di prevenire le intrusioni, denominato Intrusion Prevention System (IPS).

L’hardware wallet è protetto dalla tecnologia proprietaria di Sirin Labs: BlockShield, in grado di garantire l’integrità delle transazioni e il mascheramento di IP e di MAC address. Gli sviluppatori di Solarin, il telefono della gamma Finney, hanno partecipato all’evento di crowdfunding cominciato il 12 dicembre 2017 e terminato 13 giorni dopo.

La ICO è stata un successo: in meno di 2 settimane sono stati raccolti 150 milioni di dollari e il 28 dicembre il token SRN è stato listato su Liqui, un exchange che al momento non lo ospita più. Il prezzo di partenza era 0.742 dollari e meno di un mese dopo veniva già scambiato a 3.29 dollari, un incremento di più del 340%.

Ecco un video (molto scenico) che mostra i prodotti della gamma Finney di Sirin Labs:

Stefano Cavalli
Stefano Cavallihttp://www.stefanocavalli.it
Nato a Parma, classe '92. Laureato in Ingegneria Informatica Elettronica e delle Telecomunicazioni all'Università degli Studi di Parma. Appassionato da anni in tecnologia Blockchain, economia decentralizzata e criptovalute. Esperto in Web-Development & Software-Development.
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