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La nuova frontiera della blockchain per i pagamenti digitali

Quello che da sempre ha influito negativamente sull’ecommerce è stato proprio il delicato passaggio dei pagamenti digitali, che la blockchain potrebbe cambiare drasticamente.  I problemi di sicurezza e di fiducia verso gli intermediari che si occupano di gestire la transazione o il rischio di vedersi clonare la propria carta sul web hanno finora condizionato il settore degli acquisti online. 

Secondo il fondatore del marketplace Alibaba Jack Ma,

“La tecnologia blockchain potrebbe cambiare il nostro mondo molto più di quanto le persone possano immaginare”.

E il fatto che a dirlo sia il fondatore di uno dei più grandi colossi al mondo dell’ecommerce è sicuramente indicativo di quanto la blockchain possa essere rivoluzionaria proprio nel settore dell’ecommerce, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti digitali. 

I sistemi di sicurezza sono stati rafforzati in questi anni, eppure il 2018 è stato un anno record in in quanto a furti digitali, secondo una ricerca di Ermes Cyber Security, startup dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino e specializzata nella difesa delle aziende da parte dei pericoli del web. 

“Il 2018 è stato un anno terribile per la sicurezza informatica e nel 2019 aziende e privati dovranno correre ai ripari: secondo il rapporto Clusit del settembre scorso, negli ultimi sette anni gli attacchi informatici nel mondo hanno registrato una crescita esponenziale (+240% nel 2017 rispetto al 2011) e nel 2018 il trend non sembra volersi arrestare” dice Hassan Metwalley, CEO della startup.

La blockchain che è nata proprio per escludere l’intermediario e per garantire una maggiore sicurezza nelle transazioni, potrebbe essere in questo senso una risposta a questo tipo di problematiche e quindi rappresentare il definitivo motore propulsore per una crescita esponenziale per il settore delle transazioni online e dei pagamenti digitali. 

Sono già diversi gli esempi di marketplace nati proprio in tecnologia blockchain e ci riferiamo per esempio ad OpenBazaar o all’italianissma Coinshare, che è una innovativa piattaforma di sharing economy basata sulla blockchain. Ma siamo solo agli albori di un processo che potrebbe, secondo gli esperti, essere una rivoluzione sia in termini di sicurezza che di costi nelle transazioni finanziarie. 

Non è un caso se proprio i fornitori di servizi di pagamento digitale siano fra i più attivi nello sviluppo di progetti in blockchain. Stanno sviluppando e utilizzando, infatti,  la tecnologia blockchain nel tentativo di utilizzarla per garantire pagamenti senza contatto. Ogni individuo in una transazione abilitata alla blockchain tramite i fornitori di servizi avrà la registrazione della transazione rilevante nel sistema. 

Secondo quanto riportato questa estate dal New York Times, Mastercard sembra voler accelerare il passo sui pagamenti digitali e sulle criptovalute A giudicare, infatti, da alcuni annunci di posizioni aperte presenti sul sito della compagnia, la società sarebbe intenzionata ad assumere esperti per creare un team autonomo che si occupi di monete elettroniche e blockchain. Ma alla stessa cosa sembra stia lavorando anche Visa. Senza contare il progetto iniziato a metà 2018 da parte di Paypal di lanciare a breve una propria criptovaluta. 

Questi operatori stanno sviluppando e utilizzando la tecnologia blockchain nel tentativo di utilizzarla per garantire pagamenti senza contatto. Ogni individuo in una transazione abilitata alla blockchain tramite i fornitori di servizi avrà la registrazione della transazione rilevante nel sistema, garantendo sicurezza e privacy.  Confidando nella tecnologia, la blockchain offre agli utenti sia individui che entità, la sicurezza per trasferire denaro a parti non attendibili. 

Attraverso la blockchain si possono tutelare sia il venditore che il compratore. Chi compra, infatti, è garantito perché la somma di denaro che versa rimane congelata fino a quando non avrà ricevuto il servizio o il prodotto acquistato. Solo una volta sbloccata la catena, il venditore riceverà la somma in denaro.

Questo processo tutela anche lo stesso venditore, perché il bene verrà fornito al compratore solo e soltanto nel momento in cui lui effettuerà il pagamento. Facendo buon uso della tecnologia blockchain, queste parti sono fiduciose che i termini degli accordi siano rispettata e che i valori di trasferimento concordati siano raggiungibili. 

Questo viene garantito dalla stipula di un particolare contratto fra le parti, lo smart contract, che stabilisce in modo incontrovertibile i termini della transazione e garantisce alle parti che tutto vada a buon fine. 

Con la tecnologia blockchain, l’uso di questi smart contract, infatti, viene utilizzato per proteggere le persone che utilizzano la blockchain per le loro transazioni digitali, proteggendoli da diatribe di qualsiasi tipo, proprio perché quando viene effettuato un pagamento, esso viene come congelato in un blocco che sarà sbloccato solo e soltanto nel momento in cui l’utente finale controllerà la natura e la giustezza della transazione. 

Una volta caricati su blockchain, i contratti intelligenti non possono essere modificati, devono essere onorati da tutte le parti interessate e sono disponibili per tutti. Ciò offre agli utenti finali la certezza che le aziende che gestiscono le transazioni possono essere considerate affidabili. Inoltre eliminando la figura dell’intermediario i costi di transazioni vengono notevolmente ridotti. 

Secondo uno studio dell’istituto di credito Santander spagnolo l’utilizzo della blockchain potrebbe ridurre i costi legati alle transazioni finanziarie di 20 miliardi di dollari all’anno.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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