BlockState, insieme alla Frankfurt School Blockchain Center, ha pubblicato oggi un report dettagliato sullo stato dell’arte del mercato crypto nel 2019, intervistando più di 200 aziende del settore, tra cui anche 17 banche, soprattutto della Cina.
In generale, l’Europa fa sicuramente la parte del gigante, con ben 88 aziende identificate, collocate per lo più in Germania, Svizzera e UK; mentre per gli U.S.A. sono state prese in esame 83 aziende: in generale, in Europa si trovano più assicurazioni, mentre in America si trovano più investitori e fondi.
In realtà, la maggior parte di queste aziende è stata incorporata nel 2018, come si vede nel grafico qui di seguito estratto dal report stesso:
Summary
Le nuove blockchain e il loro metodo di consenso
Tra le nuove blockchain, soprattutto pubbliche per il 46%, domina, con il 48%, la Proof of Stake come metodo di raggiungimento del consenso, probabilmente sull’onda di Ethereum che cambierà il proprio meccanismo di verifica nel 2020.
Il ruolo delle STO nel 2019
Probabilmente quello che nel 2017 era il boom delle ICO, nel 2019 ma soprattutto nel 2020 diventerà quello delle Security Token Offering.
Nonostante una regolamentazione a volta incerta sono gli USA a guidare il fenomeno delle STO, anche se è ancora molto limitato in ogni caso, con una raccolta media di $3,400,000 usando Stellar ed Ethereum come blockchain.
Comunque, le aziende che hanno deciso di fare da “issuance providers” delle STO, in media hanno lanciato solo tra 1 e 5 STO.
Per quanto riguarda i mercati secondari, invece, la percentuale più alta di aziende si occupa di fare da custodia delle crypto (56%), mentre il 39% sono wallet, custodian e non.
Ma la parte forse più interessante del report è quella dedicata alle banche e istituti finanziari che hanno deciso di entrare a far parte del mondo crypto e blockchain. In totale, come detto sopra, sono state prese in esame 17 banche in tutto il globo, 9 delle quali hanno tokenizzato beni per oltre un miliardo di dollari (1,573,300,000 USD).
Per lo più si tratta di banche corporate per il 34%, mentre quelle di investimento sono coinvolte solo per il 24%.
Tra le banche che più hanno deciso di impegnarsi nel settore troviamo la Agricultural Bank of China, Bank Frick del Liechtenstein e Bank of Communications della Cina. Quest’ultima da sola ha tokenizzato beni per 1,300,000,000 USD.