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Artsquare.io: democratizzare il mercato dell’arte con i token

Vi ricordate il quadro “Girl with a Balloon” di Banksy, che si è distrutto nel momento in cui è stato venduto per 1,4 milioni di dollari da Sotheby’s? Beh, ArtSquare.io fa la stessa cosa con le opere d’arte, ma usando la blockchain. 

La startup fintech londinese ArtSquare.io sta sfruttando il potenziale di trasparenza e democrazia della blockchain per creare una piattaforma gratuita per lo scambio di opere d’arte tokenizzate. 

Su ArtSquare.io, gli amanti dell’arte e i possessori di crypto possono acquistare, con un investimento minimo di 1 euro, e scambiare frazioni di dipinti, sculture e altri oggetti da collezione contemporanei del mondo reale trasformati in azioni scambiabili.

ArtSquare.io si affida alla blockchain per aprire il mercato dell’arte ad una nuova categoria di utenti, rimpiazzando le alte barriere di ingresso nel settore con un nuovo modello basato sull’accessibilità e la condivisione. 

Acquistare opere di maestri dell’arte contemporanea implica di norma investire in un unico oggetto per volta, e questo esclude di fatto quei gruppi di acquirenti che non hanno un budget a sei cifre o che sono esperti in investimenti crypto, un universo che il mondo dell’arte ha cercato di tenere a distanza e che solo di recente sta guadagnando popolarità. 

Inoltre, l’acquisto di opere d’arte comporta spesso il dispendioso e costoso problema di doversi mettere in contatto con le gallerie d’arte o di dover partecipare selvaggiamente alle aste. La maggior parte delle persone non sa nemmeno da dove iniziare il processo di acquisto di un’opera d’arte. 

ArtSquare.io è destinato a cambiare tutto questo sottoponendo le opere d’arte a un processo di tokenizzazione di asset, che consiste nel frazionare il valore delle opere d’arte e nell’emissione di parti di esse (azioni digitali) che possono essere acquistate e scambiate utilizzando le valute fiat all’interno del mercato azionario della piattaforma.

Le azioni delle opere d’arte sono token che si trovano nella Blockchain, il che significa che possono essere acquistate e vendute in modo sicuro e che ciò che rappresentano è immutabile, legalmente valido e sicuro. 

Insieme ai token delle opere d’arte, ArtSquare.io rilascia uno smart contract modulare che viene stipulato tra il corpo di esperti d’arte della piattaforma e il proprietario dell’opera d’arte. Lo smart contract contiene i termini e le condizioni di proprietà dei token relativi all’opera d’arte, compresi eventuali vantaggi speciali per i maggiori investitori in arte della nostra community, quelli che possiedono il maggior numero di azioni di arte digitale per un’opera d’arte.

“Comprare e scambiare una frazione di un’opera d’arte è una sorta di esercizio mentale. Non si acquista un pezzo vero e proprio dell’oggetto o una percentuale della sua superficie, ma si investe (dal punto di vista finanziario ed emotivo) in una frazione del suo valore” dice Fabrizio D’Aloia, CEO e co-fondatore di ArtSquare.io. 

La piattaforma ha la missione di creare una community di appassionati d’arte e investitori al dettaglio che comprendano i benefici di un processo di democratizzazione del mercato dell’arte basato sulla Blockchain, come anche il valore dell’arte come bene in un portfolio ben diversificato. 

Gli utenti di ArtSquare.io sono co-investitori d’arte: possono acquistare azioni digitali di opere d’arte durante una quotazione dal vivo e poi scambiarle con il resto della community sull’ArtSquare exchange, il mercato secondario della piattaforma. Le opere d’arte su ArtSquare.io sono accompagnate dalla tradizionale documentazione legale, come il certificato di autenticità e il certificato di provenienza, fornito dai partner esperti della piattaforma. 

In questo modo, gli investitori d’arte non solo vengono resi consapevoli di ciò che acquistano, ma anche incoraggiati a conoscere l’oggetto in cui sono co-investitori.

Il nuovo modello di valorizzazione del mercato dell’arte promosso dalla piattaforma si basa principalmente sulla condivisione, sullo smart trading e sulla previsione del futuro.

D’Aloia è fiducioso che

“In cinquant’anni solo le opere d’arte frazionate e quotate in borsa saranno percepite come un buon patrimonio in un portfolio d’investimento. Inoltre, se seguita da un trading 24 ore su 24, la quotazione digitale dell’opera d’arte è in grado di sostituire i processi discontinui di formazione dei prezzi che tengono in ostaggio il mercato dell’arte (e i conseguenti gap di liquidità e ostacoli alla dismissione) con un flusso ininterrotto di domanda e offerta. Ciò che è ancora più interessante è che, a differenza di quanto accade ora, questi processi saranno finalmente affidati alle decisioni informate della community e non a pochi mercati di nicchia”. 

L’amministratore esecutivo e co-fondatore Francesco Boni Guinicelli (presente nella lista del 2018 degli Under 30 Under 30 di Forbes nella categoria Venture Capital) considera ArtSquare.io

“uno strumento per gli operatori tradizionali del mercato per espandere la propria base demografica e raggiungere investitori retail e crypto holder millenial e altre categorie che cercano di diversificare il proprio portfolio investendo parte del proprio capitale nell’arte”.

Il 31 ottobre ArtSquare ha presentato la versione Beta della propria piattaforma (disponibile su desktop e mobile) e ha lanciato il live listing della prima opera d’arte quotata, Kiku di Andy Wahrol, durante un evento sponsorizzato da Italia4Blockchain e OGR Tech a Torino. 

L’evento ha attirato l’attenzione degli esperti del settore blockchain e crypto e degli amanti dell’arte che si sono recati nella città in occasione di Artissima, la più importante fiera internazionale d’arte contemporanea in Italia. La serigrafia del 1984 del genio della Pop Art è la prima nella storia ad essere interamente tokenizzata e disponibile all’acquisto in frazioni per il suo intero valore (€28.000). 

Attraverso ArtSquare.io, gli utenti possono competere per accedere al top del quadro di valutazione di Art Investors, diventare l’azionista di maggioranza dell’opera d’arte e portarla a casa per sei mesi. Il nuovo mercato dell’arte è qui, e la blockchain lo sta rendendo possibile.

 

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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