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Arriva la stablecoin di DigiByte

Ieri Jared Tate, fondatore di DigiByte, ha comunicato il lancio del progetto DigiDollar, nuova stablecoin ancorata al dollaro americano.

Tutte le stablecoin seguono un principio simile, ossia avere un collaterale di diverse fiat o altri asset che vengono conservati di solito in conti in banca appositamente aperti.

Ed è qui che entra in gioco la soluzione del fondatore di Digibyte: la novità di questa stablecoin, infatti, starebbe nell’avere il collaterale depositato direttamente nella banca del suo utilizzatore e, tramite uno smart contract dedicato che richiama le API del saldo del conto corrente, è possibile vedere in tempo reale anche il saldo della stablecoin.

Il sistema sarebbe basato su un consenso di tipo PoR (Proof of Reserve) per cui si detengono gli asset solo se effettivamente si fosse in possesso di risorse nella propria banca, il che, tra l’altro, renderebbe decentralizzata sia la distribuzione dei token che la gestione dei fondi relativi al loro sottostante.

Inoltre, è lo stesso Jared Tate a muovere alcune critiche a questo sistema, cercando di anticipare delle domande dagli utenti, come per esempio:

  • Le banche possono spegnere le API per questo tipo di servizio e quindi rendere inefficiente il sistema: una soluzione sarebbe la cooperazione con le istituzioni americane;
  • Per quanto riguarda la questione KYC (Know Your Customer) e AML (Anti Money Laundering), questa sarebbe a monte già risolta dato che l’utente avrebbe già dato tutti i documenti in banca per la verifica del suo conto.

L’intento del fondatore di Digibyte è molto chiaro: rendere decentralizzata anche le stablecoin sia lato emittente e sia lato utente, quindi ognuno potrebbe creare la propria stablecoin partendo dai propri depositi.

Rappresenterebbe senz’altro un progetto interessante per la blockchain di DigiByte ma potrebbe sollevare non pochi problemi per le tradizionali stablecoin che spesso vengono criticate per la loro centralizzazione.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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