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Le differenze tra le stablecoin del mercato

La continua esigenza di criptovalute non volatili nel mercato crypto ha creato nel tempo un incremento di progetti dedicati alle stablecoin, alcune nate proprio in questo 2019. Ma quali sono le differenze tra le stablecoin esistenti e come si svilupperanno?

Innanzitutto, è bene specificare che le stablecoin altro non sono che criptovalute ancorate a degli asset sottostanti con dei valori vincolati che ne riducono la volatilità, rispetto allo stesso bitcoin.

In questo senso, esistono le stablecoin peggate con un rapporto 1:1 al valore delle valute fiat (dollaro, euro, sterlina), o al valore di asset come oro e petrolio

Come già accennato in una precedente analisi, le stablecoin possono anche dividersi in tre gruppi in base al formato su cui si basano:

  • Off-chain collateralized stablecoin, cioè quelle crypto supportate da asset come moneta fiat come USD, ad esempio Tether, o materie prime come l’oro nel caso di Ekon o HelloGold;
  • Algorithmic stablecoin, cioè accoppiate algoritmicamente e per tanto decentralizzate e indipendenti. Un esempio di queste è Basis;
  • On-chain collateralized stablecoin, cioè supportate da altri crypto asset come per esempio Ethereum come MakerDao con la sua coin DAI.

Ma per riuscire a compararle è necessario considerare diversi fattori interni ed esterni al progetto stesso.

Tether (USDT), ad esempio, è la stablecoin più diffusa ed utilizzata nel mondo delle crypto. I suoi volumi in questo 2019 sono stati da record, riuscendo a superare i volumi di bitcoin stesso. 

Non solo, sembra che dalla sua nascita nel 2015 ad oggi, il progetto si sia adattato ai continui sviluppi del mondo crypto risultando più flessibile e aperto, un progetto propenso alla sua espansione nell’adozione mainstream. 

Infatti, Tether USDT nasce come stablecoin supportata dal protocollo Omni che adatta il suo utilizzo sulle blockchain di Ethereum e Bitcoin. In questi 4 anni, però, i token USDT si trovano anche su blockchain di Tron, Algorand e EOS, e anche sulla sidechain di bitcoin, Liquid Network. 

Ciò che però differenzia Tether (USDT) ed i suoi competitor come Gemini Dollar (GUSD) dei gemelli Winklevoss o Paxos (PAX), entrambi ERC20 stablecoin, rispetto gli altri progetti è il loro grado di decentralizzazione. 

Stablecoin decentralizzate con supporto crypto

Per cercare di riuscire a mantenere l’idea natale di bitcoin e del sistema peer-to-peer senza padrone anche in questo scenario stabile, ecco che risaltano le stablecoin decentralizzate. 

Secondo un report, si possono definire le stablecoin decentralizzate come segue:

“Le stablecoin decentralizzate sono attività digitali che traggono il loro valore dalla sovracollateralizzazione di attività digitali volatili. Gli algoritmi di overcollateralization e smart contract assicurano il valore costante di queste stablecoin, indipendentemente dal fatto che il mercato delle criptovalute salga o scenda. Le partecipazioni di stablecoin di una persona avranno lo stesso potere d’acquisto oggi, la prossima settimana e il mese prossimo: puoi piuttosto contestualizzare con precisione queste stablecoin come “un dollaro sulla blockchain”.

In questo senso, la stablecoin MakerDAO (DAI) sembra aver raggiunto un’ottima risposta dal mercato sia in termini di incremento di volumi d’affari, sia come stablecoin decentralizzata. 

Infatti, di recente, DAI ancorata 1:1 al dollaro americano ha superato GUSD per capitalizzazione di mercato e ha emesso oltre cento milioni di token. Dai è supportato da smart contract basati su Ethereum con ridondanza e risulta essere più decentralizzato perché solo gli utenti possono creare e distruggere il token. Infatti i token DAI vengono visualizzati solo dopo che il deposito è stato pagato e scompaiono dopo il pagamento del debito. 

Non solo, nata solo questo aprile 2019, e con una capitalizzazione di mercato ancora sconosciuta, Equilibrium (EOSDT) risulta essere la prima stablecoin decentralizzata su blockchain di EOS. 

EOSDT è ancorata al dollaro americano ed utilizza la tecnologia EOSIO sulla base della piattaforma dello smart contract Equilibrium.

Il suo formato decentralizzato prevede che  gli utenti possano generare EOSDT e scegliere la risorsa sottostante come opzioni di garanzia regolate nello smart contract. I token EOSDT possono essere utilizzati in qualsiasi modo conveniente (per archiviazione, criptovaluta, pagamenti). 

Di seguito un video di approfondimento realizzato in collaborazione con lo Youtuber italiano Luigi Tecnologo:

 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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