Quali sono le cause più frequenti di perdita delle proprie chiavi private?
Indipendentemente da quale crypto utilizziamo, è fondamentale tenere al sicuro le proprie private key nel caso si usino wallet ed exchange non custodian.
Prendiamo spunto da un recente sondaggio di Twitter in cui viene chiesto agli utenti di rispondere in merito alle cause per cui sono state perse le chiavi private.
How did you lose your Bitcoin private keys this year?
— jimbo (@jimbocoin) December 16, 2019
Tralasciando commenti ridicoli, che ricordano il black humor dei Darwin Award, dal sondaggio è emerso che la maggior parte dei casi di perdita di chiavi private sono avvenuti o per incidenti su navi o per incendi.
Ma analizziamo il problema da un diverso punto di vista.
Partiamo dal presupposto che sia una pratica comune quella di salvare le proprie chiavi private con tradizionale carta e penna, questo metodo pone in essere sicuramente il rischio che il foglio possa sgualcirsi, deteriorarsi con il tempo o prendere umidità.
Un modo per evitare alcuni di questi problemi è plastificare il foglio e metterlo in una cassaforte.
Per i più paranoici, è meglio evitare di stampare le proprie chiavi private per evitare che il file rimanga nella pool di stampa.
Un altro modo per proteggere le chiavi private è quello di utilizzare un hardware wallet, come per esempio il Ledger.
E’ sufficiente mettere al sicuro le proprie chiavi private? No.
Ovviamente se mettiamo al sicuro le nostre chiavi con uno dei due metodi dobbiamo avere anche l’accortezza di conservare o il foglio o il wallet in maniera adeguata.
Per avere una sicurezza maggiore è anche consigliato avere più copie di riserva in posti diversi così, nel caso se ne perda o ne ne distrutto uno, avremo sempre una copia di riserva.
Altra accortezza è quella di dividere i fondi in più indirizzi così da limitare una eventuale perdita delle crypto.