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Kraken: pubblicato il Transparency Report 2019

Kraken ha pubblicato il suo Transparency Report per il 2019, di cui ha reso noto uno screenshot via Twitter

In particolare, lo screenshot riguarda le richieste di informazioni ricevute all’exchange dagli enti regolatori e dalle agenzie governative, con quelle statunitensi in vetta. Infatti, più del 60% delle richieste ricevute dall’exchange sono arrivate da agenzie USA, con quelle britanniche in seconda posizione, ma molto distanziate. 

La cosa curiosa è che, pur essendo un exchange statunitense, sono meno del 40% i clienti che risiedono negli USA, e nonostante ciò il 60% delle richieste di informazioni provengono proprio dagli Stati Uniti. Questo significa che le agenzie governative statunitensi sono più interessate di altre ai dati in possesso di Kraken, che d’altronde è tenuto per legge a fornirglieli. 

Per quanto riguarda le diverse agenzia USA quella più attiva è stata l’FBI, con 116 richieste, seguita dalla Drug Enforcement Administration, con 73, e da Homeland Security Investigations ed Immigration and Customs Enforcement con  65. 

Poche invece le richieste pervenute da SEC (20) ed Internal Revenue Service (29). 

Tali richieste nel complesso sono aumentate del 49% nel corso del 2019 rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra totale di 710, in media quasi due al giorno. 

Inoltre, il Transparency Report di Kraken rivela che le richieste hanno riguardato 1.222 account, un numero molto limitato in percentuale rispetto alle centinaia di migliaia di account attivi su Kraken. 

Sempre rispetto al 2018, però, è scesa la percentuale delle richieste provenienti dagli USA, perchè l’anno prima furono il 66%, confronto al 61% del 2019. Questo significa che le altre agenzie stanno incrementando il volume di questo tipo di richieste. 

Questo incremento inevitabilmente finisce per far lievitare i costi per l’exchange per poter adempiere in pieno alle normative in merito alla trasparenza delle operazioni. Il sospetto è che possa finire per essere in qualche modo scaricato sui clienti, qualora l’exchange non trovasse altri modi per coprirli. 

Oltretutto anche altri exchange hanno fatto sapere che le richieste nel corso dell’anno appena concluso sono aumentate significativamente, e questo induce a credere che ciò sia un problema diffuso nell’ambito degli exchange crypto. 

Ovviamente solo gli exchange centralizzati sono tenuti a rispondere a queste richieste, anche perché quelli a tutti gli effetti decentralizzati non possiedono alcun dato che non sia già pubblicamente disponibile.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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